(ANSA) - CAGLIARI, 10 NOV - Un cartoccio con il prosciutto
crudo di Seulo o un panino con maialetto arrosto che allungano
l'esistenza. "Vogliamo regalare vent'anni di vita in più". Lo
dice Maria Carta, chef di Is Femminas, a Cagliari in via Napoli,
che questa sera ha inaugurato con il suo staff il nuovo punto
street food e lo store proprio davanti al ristorante nato alla
Marina nel 2019. Il riferimento agli anni di vita in più è un
po' scherzoso, un po' no. Tutto, dalle farine alla frutta
passando per la carne, arriva dalla terra dei centenari. E
infatti nel nome del nuovo locale c'è il riferimento giusto: Is
Femminas, the blue zone store.
Blue zone come le aree studiate dalle università di mezzo mondo
in cui, per motivi ancora da scoprire (ma l'alimentazione
probabilmente c'entra qualcosa), si vive più a lungo. E nel cono
che avvolge il panino con "corda" e crema di piselli c'è la
scritta Seulo (una delle capitali della vita lunga in Sardegna)
is food. "Tutta la materia prima - spiega Carta - viene dalle
terre della Blue zone con la produzione di piccolissime aziende
del posto". Persino il miele arriva dalle api allo stato brado.
Si apre alle 8 con la colazione sarda: ricotta con miele. E il
cappuccino è di capra e pecora. No, non ci sono croissant o
cannoncini. Ma amaretto con mandorle sarde, biscotto di noce,
torta di mandorla noci e nocciole. Si va avanti sino alle 23. E
qui entrano in gioco aperitivi, pranzo, merenda e cena. Per chi
vuole mangiare con calma c'è il ristorante di fronte. Ma per chi
vuole ammazzare l'appetito magari continuando a girare la città
o facendo una passeggiata nel lungomare ecco il cono con
prosciutto di Seulo che, garantisce la chef, è lavorato in una
maniera del tutto particolare. Poi is coccoeddas di Esterzili,
un altro dei paesi di lunga vita, su frigadori e i panini che,
con il porchetto dentro, mettono insieme la festa di campagna e
un giro per i negozi del centro.
Dietro c'è la filosofia di Is femminas, ristorante nato per
unire il pescato del mercato di San Benedetto a Cagliari con le
prelibatezze dell'interno. "Ma ora spiega Carta - abbiamo anche
le specialità di terra". Il nome del locale, e quindi dello
store e del punto street food, deriva dal fatto che ci sono solo
donne. O quasi, perché un uomo in realtà c'è. "Ma è l'eccezione
che conferma la regola - spiega là chef - perché per noi la
regola è sempre quella: la cucina è donna". (ANSA).