Ben 1.111 docenti siciliani
saranno costretti a spostarsi per raggiungere altre città
d'Italia per le prove del concorso pubblico, 2.547 dovranno
raggiungere, invece, la sede del in altre province dell'Isola.
Non solo, è previsto l'arrivo di 1.316 candidati di altre
regioni, ad esempio, a Caltagirone e Randazzo, quest'ultima area
dichiarata già zona rossa. Per i sindacati della scuola, "il
concorso straordinario di ruolo per la scuola secondaria di I e
II grado deve essere sospeso e riprogrammato nelle province di
appartenenza per tutelare la salute dei siciliani". "Per questo
chiediamo un intervento delle istituzioni" è l'allarme dei
segretari di Flc Cgil Adriano Rizza, Cisl Scuola Francesca
Bellia, Uil Scuola Claudio Parasporo, Snals Confsal Sicilia
Michele Romeo ed Fgu Gilda Unams Sicilia Loredana Lo Re.
"Le prove concorsuali previste dal 22 ottobre al 16 novembre
potrebbero alimentare la diffusione del virus Covid. Per il
concorso straordinario migliaia di docenti precari si
sposteranno, infatti, da una regione all'altra - affermano -Il
ministero della pubblica Istruzione ha previsto lo svolgimento
delle prove con la formula delle aggregazioni territoriali,
criterio basato solo sui posti messi a bando e non sul reale
numero dei partecipanti". E aggiungono: "Abbiamo registrato con
stupore la presa di posizione della ministra Azzolina che ha
annunciato il divieto di proroga della prova per i docenti posti
in quarantena alla data del concorso. Un'affermazione pericolosa
perché qualche candidato disperato potrebbe violare la misura
restrittiva. Visto l'evolversi della situazione riteniamo
opportuno il rinvio del concorso da effettuare in una fase meno
acuta".
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