Alla fine Matteo Salvini ha messo
tutti d'accordo, spiegando e motivando, nel corso della
direzione regionale della Lega siciliana, durata circa tre ore,
le ragioni dei nuovi ingressi dei catanesi Luca Sammartino e
Valeria Sudano, ormai ex renziani, che saranno annunciati.
Seduto tra il coordinatore regionale Nino Minardo e il
capogruppo all'Ars Antonio Catalfamo, ieri, il 'Capitano', è
stato rassicurante con tutti fugando i tentennamenti e i
malumori di qualcuno. L'obiettivo è portare la Lega in Sicilia a
due cifre e primo partito ed esprimere il candidato presidente
della Regione. Tra i presenti, l'assessore regionale Alberto
Samonà, il capogruppo al comune di Palermo Igor Gelarda, la
responsabile giovani di Palermo Elisabetta Luparello, le due
eurodeputate siciliane Annalisa Tardino e Francesca Donato e il
deputato nazionale Alessandro Pagano. Tutti convinti sostenitori
dei nuovi arrivi con qualche perplessità di Catalfamo e Vincenzo
Giambrone di Agrigento. Poi in serata la festa al 'Taco Loco'.
Cena con menù a base di pesce. Ma al banchetto dei
festeggiamenti unici assenti Catalfamo e il coordinatore Minardo
che però assicura: "Ero in auto con Ragusa e stamattina presto
avevo un impegno personale". "Con Salvini - dice Minardo -
abbiamo disegnato il lavoro da fare da oggi in avanti. Lo
ringrazio per avere accolto il mio invito a Palermo. Dal
prossimo ottobre in tutte le elezioni la Lega punta ad esprimere
candidati che sappiano cogliere le istanze dei siciliani e
risolverne i problemi ad ogni livello. Coltiviamo "l'ambizione
di essere la prima forza politica del centrodestra in Sicilia".
Gelarda dice: "Durante l'incontro di ieri, Matteo Salvini ha
delineato il percorso verso il dopo Orlando. Il segretario
nazionale ha perfettamente coscienza del fatto che fra meno di
un anno Palermo sarà una città semidistrutta".
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