Il 13 e 14 gennaio alle 21.15 il
Teatro Libero di Palermo presenta una produzione propria, in
prima regionale, Non mi serve niente, da un testo di Manlio
Marinelli con la regia di Luca Mazzone e Antonella Delli Gatti
protagonista sul palcoscenico.
"Pensiamo l'economia e il mondo del lavoro come una serie di
numeri, di statistiche, di diagrammi di flusso. Tra gli anni '80
del novecento e gli anni dieci di questo secolo il Pil in quota
ai profitti d'impresa ha guadagnato otto punti, cioé centoventi
miliardi di euro all'anno. Una ricchezza finita in utili e non
in salari, diseguaglianza di reddito che si è allargata
enormemente e redditi dei lavoratori precipitati" afferma
Marinelli.
"Quale umanità e quale costo umano si celano dietro il divario
di una società che ha definito il concetto di lavoro e di valore
in termini di ragioneria sociale?" Per rispondere a questa
domanda Marinelli "ci offre un testo che percorrere il pensiero
di Karl Marx - nello specifico quello delle sue Opere
filosofiche giovanili - sulle trame di un polilogo che
scandaglia l'umanità alienata e silenziosamente dolente della
società contemporanea; quella società cosiddetta liquida che è
invece al contrario un pantano opprimente dentro cui si gioca la
più formidabile macelleria esistenziale degli ultimi
cinquant'anni".
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