(ANSA) - SIRACUSA, 19 NOV - Con l'obiettivo di potenziare
l'offerta dei servizi sanitari di specialistica territoriale
negli ambulatori dei vari comuni della provincia, la direzione
strategica di Asp Siracusa, accogliendo le richieste dei sindaci
del territorio, ha predisposto un piano di ridistribuzione e di
assegnazione di ore nuove rispetto al passato che renderanno più
omogenea l'offerta specialistica. Il nuovo piano prende in
considerazione le esigenze specifiche dei comuni della zona
montana, di assistenza della sanità penitenziaria e dei comuni
dell'area industriale. Il prossimo 1 dicembre l'azienda
procederà alla pubblicazione di un bando per l'assegnazione di
ore di specialistica interna di endocrinologia, cardiologia,
neurologia ed oculistica per i comuni di Buccheri, Buscemi,
Ferla, Cassaro, Canicattini e Palazzolo e di dermatologia e
reumatologia per i comuni di Siracusa, Augusta e Melilli. Sempre
per i comuni montani sarà ripristinato il servizio di
psichiatria che era stato sospeso a seguito del pensionamento
dello specialista incaricato. Per quanto attiene la sanità
penitenziaria è previsto il potenziamento dell'offerta sanitaria
secondo le necessità manifestate dall'Istituto penitenziario di
Augusta, dove saranno attivate ore specialistiche di
cardiologia, ortopedia, urologia, infettivologia, neurologia,
pneumologia, dermatologia, otorino, oculistica e medicina
interna con competenza diabetologica. Infine, saranno pubblicati
due bandi per l'Inail per ore di oculistica e radiologia.
"Abbiamo avviato un nuovo metodo di lavoro anche per le
assegnazioni future di ore di specialistica - dice il direttore
generale dell'Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra -
mettendo in atto un piano di ridistribuzione delle ore di
specialistica ambulatoriale più omogenea sul territorio,
rispondendo alle necessità delle varie comunità locali, tenendo
conto di un'offerta complessiva che comprenda oltre alla
specialistica interna, l'offerta della specialistica esterna
degli ospedali e delle case di cura per ottimizzare la
distribuzione dell'offerta sanitaria sull'intera provincia in
modo più equo e nel rispetto delle reali esigenze delle diverse
comunità locali". (ANSA).