(ANSA) - PALERMO, 19 NOV - Due trapianti di fegato da vivente
su pazienti adulti sono stati eseguiti all'Ismett di Palermo,
attualmente l'unica struttura sanitaria in Italia ad aver
mantenuto il programma attivo grazie ad una riorganizzazione
dell'ospedale, che ha anche un reparto di terapia intensiva
dedicato ai pazienti affetti da coronavirus. Adesso, il centro
di alta specializzazione palermitano è in procinto di potenziare
il programma trapianto da vivente per supplire alla carenza di
donazioni che si è ulteriormente aggravata a causa della
pandemia. In questi ultimi due casi a donare una piccola parte
del proprio fegato sono stati i figli dei pazienti. Il trapianto
da vivente è possibile grazie alla capacità del fegato di
rigenerarsi e tornare in dimensioni normali, sia nel donatore
che nel ricevente, nel giro di poche settimane. La stessa
tecnica, per adulti e bambini, si può mettere in atto per il
rene. Entrambi i donatori sono stati già dimessi. Dall'inizio
del programma da 'vivente' sono stati eseguiti 277 trapianti di
rene e 161 di fegato. "Stiamo proseguendo l'attività anche in
questo momento difficile - sottolinea il Salvatore Gruttadauria,
direttore della chirurgia addominale su pazienti adulti - e
considerata la straordinaria emergenza sanitaria, abbiamo deciso
non solo di non sospendere il programma di trapianto da vivente
ma anzi pensiamo adesso di potenziarlo per dare risposte
concrete ai tanti pazienti in lista di attesa". "L''Ismett onora
la sanità italiana - afferma Ruggero Razza, assessore regionale
alla salute -. È la dimostrazione che tra tantissime difficoltà
il mondo della ricerca e dell'alta attività clinica vanno
avanti. Il rapporto con Ismett ed Upmc continua ad essere
strategico anche nella gestione dell'epidemia in Sicilia".
All'Ismett attualmente sono 24 i posti letto di terapia
intensiva disponibili per malati da Covid-19, che diventeranno
30 entro fine mese e 40 se sarà necessario. (ANSA).