(ANSA) - PALERMO, 21 NOV - "Siamo in un momento di grande trasformazione di questo ospedale, stiamo lavorando giorno e notte per poter assicurare una sanità che funziona sia al territorio che ai pazienti Covid. Tutto il resto è la delazione di chi prova a resistere a un cambiamento indifferibile legato ad esigenze di solidarietà, che non può restare soltanto nelle parole in una fase di emergenza sanitaria". Lo dice Calogero Zarbo, direttore di presidio del 'Madonna dall'Alto' di Petralia Sottana che fa parte della rete di ospedali di Asp Palermo. Sul web e sui social gira un video che mostra cumuli di rifiuti sanitari pericolosi accatastati nelle stanze in attesa di essere ritirati. "Intanto, i rifiuti delle immagini sono stati ritirati e come ormai avviene regolarmente sono rifiuti che vengono presi dalla ditta ogni due giorni - spiega Zarbo - è evidente che qualcuno ha voluto gettare fango sul nostro lavoro mettendo in moto il meccanismo della disinformazione". Ad oggi sono una ventina i malati Covid, tutti ricoverati a bassa intensità, cioè in condizioni non gravi. "Ma in caso di aggravamento delle condizioni di salute - sottolinea Zarbo - abbiamo allestito i posti in sala operatoria, dove ci sono attrezzature di terapia intensiva pronte". Secondo il cronoprogramma della Regione Siciliana entro giorno 15 nell'ospedale madonita dovevano essere realizzati 50 posti letto di malattie infettive e 4 di terapia intensiva. "Abbiamo al momento lavori in corso, devo ringraziare gli ingegneri e i tecnici dell'azienda che non si sono risparmiati per riconvertire gli spazi e adeguarli alle nuove esigenze - osserva il direttore Zarbo -. Tutto il terzo piano che ospitava Rsa, chirurgia e ginecologia sarà Covid, siamo in regola con i percorsi separati, in ingresso e uscita, e abbiamo anche separato tutto il sistema di aerazione. Abbiamo trasferito nel frattempo la Rsa, grazie al sindaco, nel ristrutturato convento dei Frati Riformati, dove abbiamo portato ambulatori e una serie di servizi amministrativi. Il servizio di igiene pubblica va nell'ex Casa del Fanciullo di Petralia, e il servizio di veterinaria andrà nell'ex scuola media". Lunedì dovrebbe essere tagliato il traguardo dei 40 posti Covid per arrivare presto a 50. "Sarà così- dice Zarbo - ma avremo anche il potenziamento del flusso di ossigeno per i 10 posti di terapia intensiva programmati e anche tutto il seconso piano sarà destinato a pazienti Covid". Ovviamente, spazi e attrezzature vanno di pari passo con la presenza di sanitari.
"Solitamente qua abbiamo una decina di medici, da un po' di giorni sono arrivati una ventina di giovani colleghi neolaureati che con entusiasmo stanno affiancando i più esperti, nessuno si tira indietro", precisa Zarbo. Per quanto riguarda gli altri reparti, il primo piano è stato destinato alla degenza ordinaria medicina generale, chirurgia, ginecologia e pediatria, sono stati trasferiti tutti al primo piano. "Assicuriamo le urgenze - precisa Zarbo - e i servizi essenziali alla popolazione è quello che ho garantito ai sindaci del territorio". (ANSA).