(ANSA) - PALERMO, 22 NOV - "Analizzando la telefonata si
sente una persona in quel momento si trovava a casa in malattia,
colpito anche lui dal Covid, che stava redarguendo i direttori
generali richiamandoli alle proprie responsabilità e invitandoli
ad accelerare l'apertura di posti letto, non certo ad inventarsi
i numeri, ma semplicemente per seguire con attenzione
l'evoluzione dell'ondata epidemica che in quella fase
particolare spingeva numerosi pazienti sui nostri pronto
soccorso della Regione e anche su Palermo". Lo dice Renato
Costa, commissario emergenza Covid a Palermo, riferendosi
all'audio registrato dal dirigente generale del dipartimento
pianificazione strategica della Regione siciliana, Mario La
Rocca che ha scatenato numerose polemiche spingendo il governo a
inviare ispettori per accertare i fatti.
"In quei giorni eravamo tutti allarmati - sottolinea Costa -
sulla necessità di avere il maggior numero di posti letto Covid
disponibili nel minor tempo possibile. Purtroppo, in tanti
all'interno degli ospedali, così come ha detto ieri La Rocca,
hanno opposto resistenza al nostro richiamo sulla trasformazione
di reparti da ordinari a degenza Covid. Più volte abbiamo
richiamato i direttori generali a pressare affinché il processo
di trasformazione avvenisse nel più breve tempo possibile a
tutela di tutti. Speculare su questo aspetto, facendo intendere
che i posti non erano esistenti è scorretto, perché una volta
che sono inseriti in piattaforma Gecos sono a disposizione dei
pronto soccorso", conclude Costa. (ANSA).