(ANSA) - PALERMO, 21 OTT - Nuovi modelli clinici e
assistenziali, a cominciare dalla de-ospedalizzazione col
conseguente trattamento domiciliare direttamente a casa, per i
bambini malnutriti e gli adulti affetti da patologie croniche
gastrointestinali, neurologiche e oncologiche che necessitano di
nutrizione artificiale perché non più in grado di alimentarsi
autonomamente. Sono 40mila in Italia i pazienti e di tutte le
età e nel nostro Paese mancano percorsi comuni e un quadro
normativo di riferimento e l'assistenza è frammentaria con
notevoli differenze tra regioni e anche all'interno di una
stessa regione. A Messina sabato 30 ottobre, nell'aula magna
"Filippo De Luca" (Pad. NI) del policlinico 'Gaetano Martino',
sarà fatto il punto sulle prospettive e su come migliorare il
sistema siciliano con una proposta di progetto di rete dedicata
alla nutrizione artificiale, presente il viceministro della
salute Pierpaolo Sileri e l'assessore regionale Ruggero Razza.
L'iniziativa è promossa dall'associazione nazionale nutriti
artificialmente, presieduta da Alessandra Rivella, e si svolgerà
in collaborazione con l'unità di gastroenterologia pediatrica e
fibrosi cistica dell'università di Messina, diretta da Claudio
Romano. "La nutrizione artificiale oggi è uno strumento
terapeutico insostituibile - spiega il professore Romano - che
consente la prevenzione e il trattamento della malnutrizione, il
miglioramento del decorso clinico e della prognosi di numerose
malattie, una significativa riduzione di morbilità e mortalità e
la sensibile riduzione della ospedalizzazione del malato e
quindi della spesa sanitaria". Sono diverse le problematiche che
riguardano operatori, pazienti e caregiver: "Accenderemo i
riflettori sulle necessità di chi soffre di queste gravi
patologie - sottolinea la dott.ssa Rivella, presidente
dell'associazione 'Anna'. - con l'obiettivo di proporre agli
interlocutori istituzionali progetti e soluzioni per migliorare
l'assistenza e la qualità della vita delle persone coinvolte e
rendere più omogenei i percorsi terapeutici nelle diverse
regioni". (ANSA).