(ANSA) - PALERMO, 14 GEN - Quasi 2mila nati nel 2021, il 25%
tagli cesarei al primo parto, circa 2mila interventi chirurgici
e 10mila prestazioni di pronto soccorso ostetrico-ginecologico.
Numeri di tutto rispetto quelli dell'unità di ginecologia e
ostetricia dell'Arnas ospedale Civico di Palermo, diretta da
Antonio Maiorana, primario facente funzioni, che conta 22
dirigenti medici - un centinaio tutto il personale compresi
infermieri e operatori sociosanitari - e 30 posti letto.
"Il 2021 - dice Maiorana - non è stato esclusivamente il secondo
anno della pandemia, perché la sanità palermitana, e siciliana
in generale, non è stata soltanto Covid. Qui, noi abbiamo reso
possibile la nascita di 1.963 bambini, nel 2020 erano 1.650,
migliorando le nostre prestazioni in modo importante, grazie al
personale che, facendo un grande lavoro di squadra, si sforza
ogni giorno di umanizzare le cure mettendo al centro le
pazienti, ma anche grazie alla direzione aziendale sempre pronta
a supportare le nostre iniziative". Uno dei reparti di maternità
più antichi della Sicilia, che oggi si propone come centro di
riferimento in svariati ambiti della medicina della donna e
della vita nascente, sia dal punto di vista clinico
assistenziale che scientifico e sociale. "Facciamo in modo che
il parto avvenga nel modo più fisiologico possibile e che le
nostre pazienti siano guardate negli occhi dai medici, che
trovino rassicurazione e conforto, oltre alla risoluzione delle
patologie", afferma Maiorana. L'attività di diagnosi e
prevenzione viene svolta dagli ambulatori specializzati sui temi
specifici, come per esempio, gravidanze a rischio, diagnosi
prenatale invasiva, disturbi del pavimento pelvico e
uroginecologia, ambulatorio dell'infanzia e dell'adolescenza che
gestisce le bambine perpuere, diagnosi e cura dell'endometriosi,
patologia invalidante molto diffusa tra le donne, interruzione
volontaria della gravidanza garantita tutti i giorni dell'anno.
L'attività di ricovero in regime ordinario si esplica nei due
reparti di ostetricia e di ginecologia, così come quella di day
hospital, day surgery e day service, svolta in spazi dedicati.
Per la chirurgia, tre sale operatorie integrate tra loro e
dotate delle tecnologie più avanzate. "Cerchiamo di
personalizzare il percorso di cura di ogni singola paziente
offrendo il trattamento chirurgico meno invasivo. Il ricorso
alla chirurgia mininvasiva è una delle nostre caratteristiche
rilevanti sia per numerosità che per complessità di casi
trattati. La sfida quotidiana resta sempre quella di riuscire ad
offrire un adeguato processo diagnostico terapeutico
assistenziale", conclude Maiorana. (ANSA).