(ANSA) - PALERMO, 24 GEN - La Sicilia che da oggi è in zona
arancione registra un calo dei contagi e un boom di
vaccinazioni, favorite in qualche modo dalle ulteriori
limitazioni per coloro che non sono in possesso del super green
pass. Non a caso tra venerdì a domenica è stato ampiamento
superato nell'isola il target indicato dalla struttura
commissariale nazionale con la somministrazione di oltre 126
mila dosi, comprese quelle pediatriche, di cui oltre 90mila
booster, le terze dosi che danno la possibilità di ottenere la
certificazione rafforzata.
La discesa dei contagi viene certificata anche dal
bollettino quotidiano diffuso dal ministero della Salute. Non
tanto per il numero di nuovi casi (3.629 rispetto ai 5.394 del
giorno precedente) che risente del minor numero di tamponi
effettuati nella giornata domenicale quanto per il tasso di
positività che scende comunque dal 15,4% al 13,9%. Sul fronte
ospedaliero aumenta il numero dei pazienti Covid nei reparti
ordinari, 1.625 con 35 casi in più rispetto a ieri, mentre resta
stabile quello di ricoverati in terapia intensiva: 164, lo
stesso numero di ieri.
Un andamento confermato anche dall'ufficio Statistica del
Comune di Palermo che ha elaborato i dati diffusi dal
Dipartimento della Protezione Civile. Nella settimana appena
conclusa il numero dei nuovi positivi al Covid si è ridotto di
un terzo rispetto alla settimana precedente e sono sensibilmente
diminuiti anche i nuovi ingressi in terapia intensiva. È però
aumentato il numero dei decessi segnalati.
In particolare i nuovi casi sono stati quasi 49mila, il 33%
in meno rispetto alla settimana precedente. I ricoverati sono
stati 1590, di cui 164 in terapia intensiva. Rispetto alla
settimana precedente sono aumentati di 74 unità, mentre quelli
in terapia intensiva sono cresciuti invece di 4. Resta invece
molto alto il numero delle persone decedute: 8181.
L'attenzione continua dunque ad essere concentrata sulla
pressione negli ospedali e in particolare nei reparti di terapia
intensiva. Tiziana Maniscalchi, direttore del pronto soccorso
dell'ospedale Cervello, spiega che al momento i 260 posti in
terapia intensiva del Cervello sono pieni e per due terzi si
tratta di pazienti non vaccinati. "Tuttora arrivano al pronto
soccorso del Cervello - spiega la responsabile - tantissimi
anziani di 80 anni e di 90 anni non vaccinati. Bisognerebbe
rivedere questa situazione e cercare di capire cosa fare per
fare vaccinare i deboli. Troppi gli anziani che arrivano da noi
non vaccinati e questi purtroppo non hanno spesso una prognosi
favorevole". (ANSA).