(ANSA) - TRAPANI, 04 FEB - Sono 4 i posti letto isolati e
riservati, allestiti all'interno del reparto di Ostetricia e
Ginecologia dell'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani,
dedicati alle donne gravide risultate positive al Covid -19. E
sono costantemente occupati da oltre un mese a questa parte con
un turnover di due-tre giorni a paziente. A confermarlo è il
primario del reparto del nosocomio trapanese, Laura Giambanco,
che sottolinea l'urgenza e la necessità di sottoporsi al vaccino
anche nei primi tre mesi di gravidanza.
"La vaccinazione anti Covid è assolutamente raccomandata nelle
donne in gravidanza, così come ampiamente sottolineato dal
ministero della Salute e dalle comunità scientifiche tutte -
spiega la dottoressa Laura Giambanco - "è uno strumento
essenziale perché protegge dall'evoluzione dell'eventuale
infezione in malattia conclamata, con possibili gravi
complicanze".
"Al Sant'Antonio Abate è stato necessario allestire un'ala
dedicata alle pazienti Covid in gravidanza - prosegue la
Giambanco - perché l'ospedale Cervello di Palermo dove prima
inviavamo le pazienti covid del trapanese non aveva ormai più
posti letto a disposizione. La direzione sanitaria ha dunque
deciso di attivare una zona isolata con percorsi dedicati
all'interno del nosocomio trapanese, che potesse accogliere le
donne gravide positive al Covid - 19. Ed è costantemente
occupata. Ecco perché torno a sottolineare l'importanza della
vaccinazione per le donne incinte, anche durante il primo
trimestre della gravidanza. Vaccinazione che non è assolutamente
controindicata, anzi è assolutamente raccomandata nelle
categorie a rischio e dunque nella maggior parte delle nostre
pazienti che risultano essere oltre i 30 anni o in sovrappeso".
Infine l'appello del primario Laura Giambanco rivolto non solo
alle donne in gravidanza ma anche a tutti quei medici,
ginecologi compresi, che ancora nutrono dubbi sulla
vaccinazione: "Di Covid abbiamo visto si muore mente di contro
non c'è nessuna evidenza scientifica che il vaccino determini
malformazioni nel feto, interruzioni di gravidanza o parto pre
termine. Dunque l'invito è rivolto a tutte le donne in
gravidanza e a noi medici a continuare le vaccinazioni in
sicurezza come abbiamo fatto fino ad ora". (ANSA).