I dati appena trasmessi dall'ente
di certificazione "I.Z.S. della Sicilia", della campagna di
commercializzazione 2020-2021, confermano il raggiungimento di
un ulteriore traguardo per l'Arancia di Ribera dop, avendo
superato i 10 milioni di chili. Si è passati dalle 6.856
tonnellate della passata stagione a 9.041 tonnellate di prodotto
confezionato e 10.251 tonnellate di prodotto lavorato
dell'attuale stagione. Lo dice il consorzio di tutela arancia
di Ribera dop.
"L'ulteriore crescita del prodotto certificato e l'aumento della
redditività della produzione registrata - prosegue - dimostrano
ancora una volta l'importanza della produzione DOP per l'intero
territorio, in cui si registrano:
un ulteriore aumento delle superfici investite ad arancio, a
6.700 ettari; l'incremento di nuovi giovani dediti alla
coltivazione dell'arancio; la realizzazione di nuovi
stabilimenti aziendali per la lavorazione delle arance; la
crescita degli operatori e dei volumi di vendita di arance
on-line; l'aumento degli iscritti e delle produzioni certificate
a marchio dop; l'aumento della redditività delle produzioni di
qualità dell'arancia di Ribera dop".
" Tuttavia - continua il consorzio - gli investimenti e i
risultati raggiunti potranno essere pregiudicati se la rete
irrigua a servizio del comprensorio produttivo dell'Arancia di
Ribera dop non verrà adeguatamente ripristinata con nuove linee
di distribuzione ed una migliore gestione dei calendari irrigui,
per la quale si registrano ancora oggi aziende che non hanno
ancora effettuato la prima irrigazione. L'aumento delle
superfici in irriguo è stato purtroppo caratterizzato da annate
con scarse precipitazioni e dalla criticità di una rete di
distribuzione irrigua obsoleta, di cui ogni anno si registrano
rotture e perdite che provocano il ritardo degli interventi
irrigui e dalla mancata attivazione dell'adduttore di
collegamento tra la diga Gammauta e Castello. Elementi che se
non risolti, potranno mettere seriamente in crisi il sistema
produttivo dell'arancia di Ribera dop".
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