Dopo il rush finale di ieri sera
in Assemblea siciliana sulla manovra finanziaria per evitare il
blocco degli stipendi, adesso per il governo Musumeci la partita
si sposta a Roma. Per mettere in sicurezza il bilancio appena
approvato servono 830 milioni di euro, pari alla somma congelata
nel documento contabile. Il negoziato con lo Stato è aperto da
giorni, l'assessore all'Economia Gaetano Armao, ha rassicurato
l'Assemblea più volte durante questa sessione di bilancio e c'è
fiducia nella chiusura favorevole della trattativa al tavolo del
Mef. Ottenuto l'ok all'uso di queste risorse, il governo dovrà
predisporre una delibera di assestamento e portarla all'Ars: il
nodo è legato ai tempi. Conclusa la maratona finanziaria, l'aula
tornerà a riunirsi il 24 maggio e poi l'attività parlamentare si
fermerà almeno per un mese in concomitanza con le elezioni
amministrative in Sicilia. Dunque se la trattativa col Mef
andasse a buon fine, l'assestamento si potrebbe fare a luglio
prima della pausa estiva, altrimenti tutto slitterà a settembre
quando entrerà nel vivo l'altra fase clou di questo 2022
elettorale: il voto per le regionali. Si vedrà. Intanto, il
governo porta a casa la manovra. E lo fa, al fotofinish. Nel
giro di tre ore ieri in aula si è trovata quella sintesi
ricercata e mai trovata nelle stanze e nei corridoi di Palazzo
dei Normanni. Rimangono le scorie nel centrodestra: il governo è
più volte caduto sotto i colpi dei franchi tiratori alla prova
del voto segreto e c'è voluta tutta l'arte della mediazione per
definire alla fine la manovra con l'immagine plastica delle
divisioni in Parlamento data dalla montagna di carte che sono
circolate. Governo, il pezzo di maggioranza "ostile" e le
opposizioni ognuno col proprio maxi-emendamento, oltre 200 norme
poi scremate dalla Presidenza dell'Ars e dagli uffici che hanno
faticato non poco, in raccordo con i tecnici della Ragioneria
generale della Regione, per stralciare molte delle norme dei tre
maxi per far rientrare tutto nella copertura finanziaria
disponibile: alla fine poco meno di 20 milioni.
Tante le norme approvate, tra maxi e sub emendamenti, in un
tripudio di fogli che ieri sera passavano tra banchi del
governo, Presidenza e scranni dei parlamentari. Per assembleare
la miriade di commi, con quel che era stato approvato nel testo
base nei giorni precedenti, occorrerà qualche giorno.
Tra le norme varate ieri spicca quella voluta dall'assessore
alle Attività produttive Mimmo Turano. Si tratta di 30 milioni
di euro, riprogrammati da fondi europei, come contributo allo
'scivolo' degli operai ex Blutec: circa 200 gli ex lavoratori
che potrebbero beneficiare dell'accompagnamento alla pensione;
una norma su cui Turano aveva avuto il beneplacito di Fim Fiom e
Uilm e che potrebbe essere funzionale ad accelerare il percorso
di rilancio dello stabilimento ex Fiat su cui stanno lavorando i
commissari di Blutec, pronti a pubblicare un nuovo bando per
l'assegnazione degli spazi industriali e questa volta con un
bacino di operai più facile da ricollocare nelle aziende che
potrebbero investire nell'area industriale grazie anche alle
opportunità dell'accordo di programma e dei benefici offerti
dalla Zes. Bipartisan la norma, voluta dall'assessore Toto
Cordaro e sostenuta dal fronte dei Comuni madoniti della reale
di Piano Battaglia, che stanzia 2,2 milioni di euro per gli
spazzaneve: si tratta di una norma molto attesa e che consentirà
l'acquisto dei mezzi che daranno ai Comuni delle Madonie
(Polizzi, Petralia Sottana, Isnello e Collesano) di accelerare
la valorizzazione dei territori e dare una svolta alle tante
criticità che hanno impedito la valorizzazione di Piano
Battaglia.
Altri 10 milioni di contributi riguardano le imprese della pesca
per abbattere il caro gasolio (norma del gruppo Attiva Sicilia):
l'assessorato regionale per l'Agricoltura con decreto stabilirà
criteri e modalità di erogazione; 500 mila euro vanno ai
Carnevali storici, altri 500 mila euro per le donne affette da
patologie oncologiche e di alopecia con un contributo di 300
euro per l'acquisto di parrucche e l'istituzione di una banca
dei capelli. E ancora: 500 mila euro agli enti che gestiscono le
riserve naturali, 100 mila euro all'Arpa Sicilia per realizzare
il software che permetterà di analizzare ed elaborare i dati
della rete di monitoraggio delle zone industriali. Una norma del
M5s stanzia 200 mila euro per gli incentivi ai cittadini che
acquistano un'auto elettrica, 400mila euro vanno al sito
minerario di Castelluccio-Tabuna e la messa in sicurezza della
limitrofa casina rossa di Castelluccio Streppenosa; 200 mila
euro per istituire la sede dell'Enoteca regionale a Vittoria,
100 mila euro per i Comuni della provincia di Ragusa per
garantire l'accesso al mare ai diversamente abili tramite l'uso
di apposite passerelle; 160 mila euro al completamento dell'iter
di realizzazione del Museo regionale di Sciacca.
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