"Esistono ragioni di sicurezza, di ordine pubblico e di buon
senso per dire no al rientro di alcuni detenuti pericolosi nei
luoghi dove vivevano e dove hanno commesso gravi reati. Ecco
perché certe decisioni lasciano sbigottiti. E l'incredulità che
provano alcuni magistrati, da sempre in prima linea, è la stessa
che sta provando la gente comune. Se proprio si rende necessario
assegnare agli arresti domiciliari personaggi mafiosi di
spessore, allo scopo di decongestionare le carceri in questo
periodo di epidemia, si prendano assolutamente in considerazione
soluzioni diverse". Lo afferma il presidente della Regione
Siciliana Nello Musumeci, alla luce dei casi Bonura, Iannazzo,
Sansone e, per ultimo, Zagaria. Il governatore siciliano si
rivolge al premier Conte e ai ministri dell'Interno Lamorgese e
della Giustizia Bonafede, affinché si valutino misure
alternative alla scarcerazione.
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