(ANSA) - TOLENTINO (MACERATA), 29 MAG - Consegnati a Tolentino, in contrada Borgo Rancia, 25 nuovi appartamenti per far fronte all'emergenza abitativa post sisma: la città aveva infatti deciso di non realzizare aree Sae nel suo terrotorio. Alla consegna delle chiavi, oltre al sindaco Giuseppe Pezzanesi, erano presenti anche il presidente della Regione Marche, Francesca Acquaroli e l'assessore con delega al terremoto, Guido Castelli. "Questa inaugurazione deve essere uno stimolo a fare di più, meglio e in fretta", ha detto Acquaroli. Insieme ai 21 alloggi consegnati a inizio anno, il blocco abitativo odierno completa un aggregato di 46 appartamenti, ricavati dalla riconversione a edilizia residenziale pubblica, per gli sfollati del sisma 2016, di un ex edificio industriale. L'intero progetto è stato finanziato dalla Regione Marche con 6 milioni di euro. Il risultato sono sette tipologie di abitazioni, da 42 a 92 metri quadrati, sviluppate su due piani, con ascensori, luoghi di aggregazione, giardini. "Il risultato che stiamo ottenendo e che traguarderemo quasi sicuramente nel 2021, è quello di consegnare 199 appartamenti alle famiglie che ne hanno diritto. Appartamenti e non pochi metri quadri di Sae: soluzioni abitative sicuramente necessarie, ma a Tolentino abbiamo fatto un'altra scelta", ha sottolineato il sindaco Pezzanesi. Il presidente Acquaroli ha rimarcato "l'importanza di queste inaugurazioni che sono momenti capaci di infondere energie e speranza nelle nostre comunità. Deve però continuare il lavoro di ripristino di una visione che rimetta in condizione i cittadini di tornare a essere protagonisti della propria vita e dei propri territori". "Oggi la politica e la filiera istituzionale - ha aggiunto il presidente - non devono solo guardare alla ricostruzione delle case, delle infrastrutture e dei servizi, ma devono riuscire a immaginare come un territorio, pesantemente colpito dal sisma del 2016, possa recuperare il tempo perduto, in tutti gli aspetti economici e sociali che, purtroppo, hanno penalizzato il cratere sismico". "Penso allo sviluppo delle imprese, all'occupazione, ai tanti giovani e alle tante famiglie che sono andate fuori dal cratere e che stentano a rientrare perché non riescono a trovare occupazione, né risposte a un futuro all'altezza delle loro aspettative", ha detto ancora Acquaroli. (ANSA).