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Uccisa a Faenza: l'ex marito, killer doveva solo spaventarla

Uccisa a Faenza: l'ex marito, killer doveva solo spaventarla

Nel processo il 'sicario' Barbieri ribadisce la confessione

RAVENNA, 19 gennaio 2022, 18:17

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Entrambi gli imputati, parlando per oltre due ore a testa, hanno ribadito quanto già sostenuto in precedenza. Ovvero il primo ha confessato il delitto su commissione e l'altro ha invece parlato di incarico dato solo per spaventare la ex. Ma soprattutto il sicario reo confesso ha introdotto vari elementi finora inediti, a partire da una prima proposta, a suo dire da lui subito scartata, per compiere il delitto: simulare un suicidio per impiccagione.
    E' stato il giorno degli esami oggi in Corte d'Assise a Ravenna nell'ambito del processo per l'omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne sgozzata il 6 febbraio nel suo appartamento di Faenza, nel Ravennate. Primo a prendere la parola è stato Pierluigi Barbieri, alias lo Zingaro, 53 anni, nato a Cervia (Ravenna), ma negli ultimi tempi domiciliato a Rubiera (Reggio Emilia).
    L'uomo, in due precedenti interrogatori davanti al Gip Corrado Schiaretti e al Pm Angela Scorza, aveva reso confessione piena. "Confermo quello che ho detto", ha esordito partendo dall'incontro con il co-imputato Claudio Nanni - meccanico faentino di 55 anni ex marito delle defunta e presunto mandante del delitto - avvenuto tramite un amico comune conosciuto nel 2014 quando frequentava una ragazza di Forlì. Tra il 2015 e il 2016 era poi andato a lavorare nell'officina di Nanni a Faenza.
    A suo avviso per pochi mesi in nero, per la difesa per 11 mesi con tanto di comunicazione all'Inps. In quel frangente, aveva pure conosciuto di vista la vittima. Di lei, l'ex marito gli aveva riferito della separazione: "Mi diceva che lo martellava in continuazione. Poi mi disse che aveva trovato determinate persone per toglierla di mezzo. Me lo disse prima che mi arrestassero nell'aprile 2020" per un'altra vicenda maturata a Predappio, nel Forlivese.
   

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