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Neve su mezza Italia, maltempo in 9 regioni

Dall'allerta per il fiume Misa a Senigallia, alla neve che ha costretto a chiudere le scuole in diverse città da L'Aquila a Potenza. Il maltempo già da diversi giorni sta provocando disagi in tutta Italia e non sembra dare tregua

Dall'allerta per il fiume Misa a Senigallia, alla neve che ha costretto a chiudere le scuole in diverse città da L'Aquila a Potenza. Il maltempo già da diversi giorni sta provocando disagi in tutta Italia e non sembra dare tregua. Strade impercorribili, incidenti, squadre e mezzi spargisale impegnati in diverse regioni. Sul web si alternano video e foto di chi gioca con la neve a quelli di chi spala liberando le strade dalla coltre bianca. Metà Paese, in queste ore, è stato costretto a fermarsi a causa delle abbondanti nevicate e delle piogge che proseguiranno anche nelle prossime ore, insieme al freddo.

Nelle Marche, il fiume Misa a Senigallia ha raggiunto la piena e poi ha iniziato ad abbassarsi. I negozi avevano preparato le paratie, il Comune aveva invitato a non spostarsi e a rimanere ai piani alti, il casello dell'A14 così come alcuni tratti della Ss16 erano stati chiusi. Nei paesi colpiti dall'alluvione del 15 settembre, l'allerta, nelle scorse ore, era al massimo. Era tornata la paura. Oltre ai danni causati dalla pioggia, come frane, allagamenti e alberi caduti nel Pesarese, nel Fermano e nell'Anconetano, nell'hinterland di Pesaro Urbino e Ascoli Piceno ci sono state anche abbondanti nevicate con accumuli di coltre bianca. Sulla costa marchigiana, invece, sono state registrate mareggiate a Pesaro, dove diversi stabilimenti balneari sono stati danneggiati. Mentre nel Maceratese, a causa della pioggia, si sono verificate frane e allegamenti.

Nella vicina Umbria i fiocchi di neve sono caduti a quote molto basse. Foligno, Spoleto e Gubbio si sono svegliate completamente imbiancate. A Norcia, secondo i racconti di chi ci vive, ci sarebbe stata una delle più grandi nevicate degli ultimi 15-20 anni. "Ci sono accumuli anche di 60-70 centimetri", raccontano le persone.

In Abruzzo, a Valle Castellana, che si trova sul Gran Sasso, in provincia di Teramo, alcune slavine sono cadute sulla strada provinciale 52 e il paese è rimasto isolato. I residenti di diverse frazioni sono stati trasferiti con gli elicotteri dei vigili del fuoco.

In Sardegna, a Cagliari, si sono registrati forti ritardi, anche di oltre due ore, in aeroporto, a causa del gelo che si è formato durante la notte sulle ali di alcuni aerei.Nuova allerta meteo della Protezione civile regionale in Sardegna. Sino alla mezzanotte di mercoledì 25 gennaio avviso di codice giallo (criticità ordinaria) per rischio idraulico sulla Gallura. Inoltre, "a partire dalla serata di oggi e per buona parte della giornata di domani, 25 gennaio - si legge nel bollettino - la Sardegna sarà interessata da precipitazioni da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, e a carattere nevoso sopra i 900 metri. Gli accumuli al suolo risulteranno localmente superiori ai 40 centimetri".

Nessuna tregua in Campania dove persistono rovesci e temporali e rischio idrogeologico. Nel Nord del Paese, a Venezia, c'è stato un doppio sollevamento per il Mose per fronteggiare l'acqua alta prevista a oltre 1 metro e 15. Neve, invece, dalle montagne alle zone collinari, dai 300-400 metri in su.

Le province più colpite quelle di Belluno e Vicenza. Fiocchi anche nel Veronese in quota e accumuli fino a 20 centimetri su tutte le Dolomiti.

In Friuli Venezia Giulia, la Bora da diversi giorni sferza Trieste con raffiche oltre i 120 chilometri orari. A tratti è caduta anche la pioggia.

Vento e freddo continuano a interessare anche l'Emilia Romagna. Imbiancata, poi, Bologna che nel corso della giornata ha visto una pioggia battente. E nel Riminese sono 120 le chiamate arrivate ai vigili del fuoco a causa delle nevicate verso l'entroterra collinare e appenninico che in alcuni punti hanno raggiunto anche i due metri. Due, poi, i giovani salvati in provincia dalla piena di un torrente. Viaggiavano a bordo di un'auto a Coriano quando sul terrapieno di cemento sono stati travolti dall'onda. Mentre a Ravenna l'acqua del mare si è alzata di 2,5 metri provocando allagamenti in diverse aree costiere. Sono state oltre 5mila le interruzioni di corrente elettrica nell'Appennino romagnolo e nel Riminese a causa del maltempo.

Neve anche in Toscana, sulle colline e sui rilievi dell'Aretino. Scuole chiuse in diversi comuni. I fiocchi sono caduti abbondantemente anche nel Senese e nel Grossetano dove alcune auto, in entrambe le province, sono finite fuori strada e dei pullman di linea sono rimasti bloccati. Il servizio elettrico in Toscana sta tornando alla normalità dopo i disservizi provocati dall'ondata di maltempo che ha colpito in particolar modo il territorio provinciale di Arezzo, tra il Casentino e la Valtiberina. Lo sottolinea E-Distribuzione, società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, spiegando che grazie al costante lavoro di 50 risorse e l'impiego di 25 gruppi elettrogeni, l'azienda sta ripristinando la fornitura di energia elettrica anche negli ultimi Comuni interessati dai disagi e la normalizzazione del servizio è prevista in serata, salvo casi isolati in aree non ancora raggiungibili. In Valtiberina, tra i territori comunali di Badia Tedalda e di Sestino, in provincia di Arezzo, sono in corso le operazioni conclusive di installazione di gruppi elettrogeni nelle località Ca' Raffaello, Rofelle e San Patrignano, Ca' Istofani e Valcava. La società informa che, per interruzioni prolungate del servizio, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) prevede l'erogazione in bolletta di indennizzi automatici, per i quali quindi non è necessario che i clienti presentino alcuna richiesta.

Sempre in Toscana sono proseguiti da ieri e nella notte gli interventi per la neve. A Chiusi della Verna (Arezzo) il Soccorso Alpino ha recuperato due giovani automobilisti rimasti con la vettura bloccata in strada a causa del ghiaccio e dell'innevamento. L'intervento è stato attivato dal 118 verso mezzanotte e mezzo dopo che due 25enni hanno chiesto aiuto. Stavano andando in Emilia Romagna quando, per la chiusura di alcune strade diventate non transitabili, hanno preso quella per Chiusi della Verna, tuttavia - riporta il Soccorso Alpino che rende nota la vicenda - le catene non hanno resistito, hanno ceduto e sono appunto rimasto bloccati. Una squadra li ha raggiunti prima delle 2 di notte ed erano incolumi. Insieme sono riusciti a liberare la macchina e a farla ripartire.

Nel Lazio, ad Amatrice, in provincia di Rieti, la situazione "è disastrosa", ha fatto sapere il sindaco Giorgio Cortellesi. In poche ore, infatti, è caduto un metro di neve.

In Emilia Romagna sono oltre 200 i tecnici impiegati nelle province di Rimini e Forlì-Cesena da E-Distribuzione - la società del Gruppo Enel che gestisce le reti elettriche di media e bassa tensione - per fare fronte ai danni alle rete elettrica arrecati dal maltempo che si è abbattuto sul territorio romagnolo nei giorni scorsi. A giudizio dell'azienda, nonostante le difficltà create dalle forti nevicate e dal ghiaccio, è prevista, "entro stasera, la normalizzazione del servizio per la quasi totalità della clientela mediante il completamento delle riparazioni già avviate e con la posa di gruppi elettrogeni, a meno di utenze sparse e non raggiungibili". Visto quanto avvenuto, la società elettrica, "è in costante contatto con le Istituzioni locali, la Prefettura e la Protezione Civile che coordina tutte le operazioni di gestione dell'emergenza maltempo per la risoluzione delle relative criticità".

 

IL DETTAGLIO DELLE PREVISIONI:

Martedì 24.
Al nord: a tratti instabile sul Piemonte occidentale con nevicate a quote collinari, possibili anche sul Friuli.
Al centro: piogge su basso Lazio e Sardegna orientale, qui con neve a 800-900 metri.
Al Sud: sempre piuttosto instabile sulla Sicilia; sole altrove.

Mercoledì 25.
Al nord: un po' instabile al Nordovest, soleggiato invece altrove.
Al Centro: diffusa instabilità sulla fascia adriatica e in Sardegna.
Al sud: maltempo su Puglia, Calabria e Sicilia ionica.

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