Fino a gennaio, nella reggia di
Palazzo Pitti, abiterà un illustrissimo inquilino: il colto e
dinamico antiquario e studioso lombardo del Cinquecento, Jacopo
Strada, dipinto da Tiziano Vecellio. Accolta fin dal Seicento
nelle collezioni d'arte degli Asburgo a Bruxelles e poi a Vienna
ed oggi tra i capolavori del Kunsthistorisches Museum nella
capitale austriaca, l'opera è stata eccezionalmente concessa in
prestito alle Gallerie degli Uffizi per l'esposizione Un ospite
da Vienna: Jacopo Strada di Tiziano, in Sala Bianca dal 5
ottobre al 16 gennaio 2022.
Antiquario, architetto, orafo, scrittore, collezionista,
mercante d'arte, Jacopo Strada (Mantova, circa 1515 - Vienna,
1588) fu tra le figure più culturalmente energiche e poliedriche
nell'Europa del Cinquecento. La mostra pone il ritratto in
dialogo con una piccola Venere antica scolpita in marmo, simile
a quella tenuta tra le mani dallo Strada nel dipinto. Questa
opera, ancorché di ridotte dimensioni, vanta una lunga e
prestigiosa storia collezionistica. Carte d'archivio
testimoniano la sua presenza sui palchetti della Tribuna almeno
a partire dagli inizi del XVIII secolo. Di antico, la figura
conserva soltanto il torso con la parte superiore delle gambe.
Il frammento fu però abilmente integrato da uno scultore del XVI
secolo che dette vita ad un'immagine della dea Afrodite con,
nella mano sinistra, il pomo che si immagina aver appena
ricevuto da Paride.
"Con l'esposizione del ritratto di Jacopo Strada - uno dei
capolavori di Tiziano, qui contestualizzata con due opere dalla
nostra collezione a testimoniare la mania per l'antico nel XVI
secolo - si apre con il botto la stagione autunnale degli eventi
espositivi delle Gallerie degli Uffizi - ha detto il direttore
delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt -. Nei prossimi mesi si
aggiungeranno mostre che spaziano dall'infanzia nell'antica Roma
all'arte contemporanea, dalla più antica raffigurazione
pittorica del Conte Ugolino dantesco fino all'impegno contro la
violenza contro le donne". "Questo meraviglioso dipinto
stimolerà interessanti discussioni e intratterrà gli ospiti
degli Uffizi nei prossimi mesi", ha detto la direttrice del
Kunstistorisches Museum Wien, Sabine Haag.
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