"È un posto meraviglioso e
fantastico. Davvero una sorpresa". Così Steve McCurry ha
definito il Palazzo Reale a Palermo che ha visitato, accolto dal
direttore generale della Fondazione Federico II, Patrizia
Monterosso. "Si tratta di una visita molto gradita - commenta il
Presidente dell'Ars e della Fondazione Federico II, Gianfranco
Miccichè - da parte di un artista di respiro internazionale
amante e conoscitore dell'Italia e con una predilezione per la
Sicilia che oggi ha potuto conoscere attraverso le meraviglie di
Palazzo Reale, della Cappella Palatina, dei Giardini Reali, di
tutti gli spazi espositivi e del nuovo percorso archeologico
delle Mura Puniche".
Componente della Magnum, Steve McCurry si è laureato nel 1974 in
Cinematografia e Teatro nell'Universita' della Pennsilvanya.
Iniziò a lavorare come freelance alla fine degli anni '70,
realizzando reportage dall'India e dall'Afghanistan, i paesi con
cui maggiormente si identifica il suo lavoro. La svolta nella
sua carriera avvenne nel 1979, quando entrò nelle zone Afghane
controllate dai mujaheddin appena prima dell'invasione russa.
Quando tornò indietro, per attraversare il confine portò con sé
rotoli di pellicola cuciti tra i vestiti. Le sue immagini a
colori, che combinano al meglio l'arte del reportage, della
fotografia di viaggio e dell'indagine sociale, sono state
pubblicate in tutto il mondo.
"La maggior parte delle mie foto è radicata nella gente - ha
spiegato in una recente intervista - Cerco il momento in cui si
affaccia l'anima più genuina, in cui l'esperienza s'imprime sul
volto di una persona. Cerco di trasmettere ciò che può essere
una persona colta in un contesto più ampio che potremmo chiamare
la condizione umana. Voglio mostrare il senso viscerale della
bellezza e della meraviglia che ho trovato di fronte a me,
durante i miei viaggi"
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