(di Amalia Angotti)
Continua a crescere l'editoria
libraria italiano: il mercato di varia - libri a stampa di
narrativa e saggistica venduti nelle librerie fisiche e online e
nella grande distribuzione - potrebbe chiudere il 2021 con una
crescita a due cifre, tra l'11% e il 16%. I dati fanno parte
dell'analisi periodica dell'Associazione Italiana Editori (Aie)
con Nielsen IQ, presentata nella seconda giornata del Salone del
Libro di Torino.
Le librerie fisiche, aiutate dal web, tornano a essere primo
canale di vendita: sono a quota 499,9 milioni (362,5 milioni nel
2020), contro i 479,1 milioni delle librerie online (383,4
milioni nel 2020) e i 58,1 milioni della grande distribuzione
(57,9 milioni nel 2020). A livello di quote di mercato le
librerie hanno il 48,2%, tre punti percentuali in più rispetto
al 2020 ma oltre dieci in meno rispetto al 2019. L'online pesa
per il 46,2%, la grande distribuzione per il 5,6%.
Sono in crescita uniforme tutti i generi, con picchi per i
libri su giochi e tempo libero (+251%), fumetti (+202%) e
attualità politica (+66%). E' però più contenuto il mercato dei
bestseller: i primi 50 libri più venduti pesano sul mercato solo
il 6,2% a valore e il 5,5% a numero di copie. "I dati dei primi
nove mesi confermano la crescita strutturale dell'editoria
italiana di varia e ci consegnano due fatti su cui riflettere.
Il primo: dopo il sorpasso subito nel 2020, le librerie
fisiche sono tornate a vendere di più delle librerie online, che
comunque dopo la pandemia confermano il loro ruolo di primo
piano. Il secondo: l'editoria italiana è sempre meno dipendente
dai best seller e dalle novità, cresce il ruolo del catalogo e
le vendite sono diffuse su un maggior numero di titoli" ha
spiegato Levi durante l'incontro al quale hanno partecipato
Enrico Selva Coddè (Mondadori Libri), Stefano Mauri (Gems),
Isabella Ferretti (66thand2nd), Vittorio Anastasia (Ediciclo
editore) e Aldo Addis (vicepresidente Associazione Librai
Italiani). "La politica ci ha ascoltato perché abbiamo parlato
con una voce sola", ha sottolineato.
Nei primi nove mesi dell'anno le vendite nel settore della
varia sono state pari a 1.037 milioni di euro, in crescita del
29% sul 2020 e del 16% sul 2019. Come numero di copie, i nove
mesi si attestano a 72 milioni di copie, in crescita del 31% sul
2020 e del 18% sul 2019. Il prezzo medio di copertina del
venduto è infatti in calo e pari a 14,35 euro (-1,9% sul 2020 e
-1,7% sul 2019). L'Inverno dei leoni di Stefania Auci è in testa
alla classifica dei primi dieci libri più venduti, ma restano
nella 'top ten' titoli pubblicati nel 2019 e nel 2020, come
Cambiare l'acqua ai fiori di Valerie Perrin "a sfatare il mito
secondo cui un libro "resiste" sul mercato solo pochi mesi", fa
notare l'Aie.
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