CATHY LA TORRE, CI SONO COSE PIÙ
IMPORTANTI (Mondadori, Strade Blu, pp. 159, 18 euro)
"Ogni volta che in Italia si prova a fare un passo avanti
nel campo dei diritti civili o si lotta per la difesa o
l'empowerment di quelle che definiamo minoranze, qualcuno
immediatamente protesta e si chiede: 'Ma non ci sono cose più
importanti?' Volevo offrire una risposta concreta a questa falsa
domanda". Cathy La Torre, avvocata e attivista Lgbtqi+, disegna
la mappa di un viaggio nei diritti che non possono più
attendere.
Attraverso esempi concreti, La Torre racconta come nel resto
del mondo hanno fatto, spesso a costo zero, quello che in Italia
ancora si rimanda. Una carrellata che passa in rassegna diversi
temi, come i bagni unisex e la tampon tax, il diritto all'aborto
e il caporalato sul lavoro. Tutti supportati da dati, numeri e
ricerche sconosciute ai più, come quella del 2019 del Fondo
monetario internazionale che spiega perché sia meglio,
scientificamente, per un Paese avere un regime di ius soli o la
legge francese, in vigore dall'Ottocento ma abrogata solo nel
2013, che vietava alle donne di "vestirsi come gli uomini" e
quindi di indossare i pantaloni.
Il libro, il secondo dell'autrice dopo 'Nessuna causa è
persa', edito nel 2020, è uscito il 17 maggio, giornata
internazionale contro l'omofobia. "Serve una nuova grande
stagione dei diritti civili. Nel libro racconto come già negli
anni '80 i socialisti portavano avanti la battaglia
dell'eutanasia legale. Non c'è una priorità, bisogna fare lo ius
soli, la legalizzazione delle droghe leggere, bisogna riformare
le adozioni, rivedere la legge Merlin sulla prostituzione, una
legge contro i crimini d'odio, una sull'obiezione di coscienza
che sia seria". Dopo Milano, il libro verrà presentato a Bologna
(20 maggio alle 18 in Sala Borsa) e domenica 22 maggio al Salone
internazionale del libro di Torino.
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