"Non ho paura di ammalarmi. Di cosa
allora? Di tutto quello che il contagio può cambiare. Di
scoprire che l'impalcatura della civiltà che conosco è un
castello di carte. Ho paura dell'azzeramento, ma anche del suo
contrario: che la paura passi invano, senza lasciarsi dietro un
cambiamento". E' uno dei passaggi di 'Nel contagio'' pubblicato
nel marzo 2020 da Paolo Giordano che sarà al centro di un
confronto, nella sede dell' Istituto Italiano di Cultura di
Tokyo, tra l' autore del saggio e il matematico giapponese
Morita Masao lunedì19 aprile dalle 18:30 alle 20 (ora locale)
organizzato in collaborazione con Books Kinokuniya Tokyo. Sarà
l' occasione per riflettere sui comportamenti e relazioni che la
pandemia ha messo in discussione e sulla necessità di affrontare
le questioni come ''parte di un sistema globale che ci costringe
a tenere conto della presenza degli altri nelle nostre scelte
individuali''. Giordano e Masao discuteranno, in particolare, su
come il pensiero matematico possa contribuire alla potenza
dell'immaginazione e sui cambiamenti nei modelli educativi da
trasmettere alle nuove generazioni. A causa delle misure
restrittive imposte dall' emergenza sanitaria, i posti
disponibili nella Sala Esposizioni dell' Istituto sono limitati.
L' incontro, in italiano e giapponese con traduzione
consecutiva, sarà trasmesso anche via Zoom (il link si può
richiedere collegandosi al sito dell' Iic di Tokyo).
Paolo Giordano, 38 anni, è autore di quattro romanzi - La
solitudine dei numeri primi (Premio Strega e Premio Campiello
Opera Prima), Il corpo umano, Il nero e l'argento e Divorare il
cielo - e del saggio Nel contagio. Ha scritto per il teatro e
per il cinema. I suoi libri sono tradotti in oltre 40 Paesi.
Morita Masao è nato a Tokyo nel 1985. Laureato presso il
dipartimento di matematica e scienze dell'Università di Tokyo è
ricercatore indipendente ed impegnato in conferenze ed eventi
in patria e all'estero legati alla matematica.. Ha ricevuto il
quindicesimo Premio Kobayashi Hideo per il suo primo libro
"Matematica incarnata" (Shinchosha). Le sue opere sono
disponibili per ora solo in lingua giapponese.
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