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All'asta la prima edizione illustrata delle 'Vite' di Vasari

All'asta la prima edizione illustrata delle 'Vite' di Vasari

Da Casa Pandolfini, valutazione 35-40.000 euro: è una rarità

FIRENZE, 16 novembre 2021, 17:26

Redazione ANSA

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Una straordinaria sorpresa attende tutti gli studiosi e gli appassionati di storia dell'arte rinascimentale nella prossima asta di libri e manoscritti di Pandolfini, casa d'aste a Firenze: una copia della prima edizione illustrata de 'Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori del Vasari', stampata a Firenze, dai Giunti, nel 1568, con fitte postille attribuite a Federico Zuccari dallo studioso vasariano Gaetano Milanesi, verrà proposta con valutazione di 35.000-45.000 euro. Esistono varie copie delle Vite vasariane anticamente postillate, sia dell'edizione originale del 1550, sia di questa prima edizione illustrata. Il pittore manierista Federico Zuccari postillò ben due copie delle Vite Giuntine del 1568. La prima si trova oggi presso la Biblioteca Nazionale di Spagna, in quanto l'esemplare fu donato dallo stesso Zuccari a El Greco, mentre la seconda copia è conservata alla Bibliothèque Nationale de France. A queste va aggiunta una terza copia reperita nella seconda metà dell'Ottocento dallo studioso vasariano Gaetano Milanesi, che ne attribuì le postille a Zuccari e le trascrisse commentandole. A un primo confronto, le note trascritte da Milanesi corrispondono a quelle che si trovano nell'esemplare proposto da Pandolfini.
    Nelle sue postille, Zuccari si mostra generalmente critico nei confronti del Vasari, che chiama per nome, come nella postilla "in che proposito entra qui Giorgio vanamente?", e aggiunge in particolare molte informazioni alla vita del fratello Taddeo (1529-1566), anch'egli pittore. Oltre a Federico Zuccari, si individuano nei volumi altre illustri firme d'appartenenza, verosimilmente attribuibili al pittore genovese Cesare Corte (1550-1613, volume secondo), e allo storico dell'arte Alfonso Landi (volume primo e terzo). Nel secondo volume è inoltre presente un piccolo ritratto a matita, nello stile tipico del naturalismo emiliano cinquecentesco, applicato nel tondo originariamente vuoto di Antonio Correggio. L'esemplare proposto da Pandolfini è dunque, conclude una nota diffusa dalla casa d'aste fiorentina, una copia assolutamente unica e di fondamentale importanza per lo studio della storia dell'arte di questa celebre 'galleria' di 161 biografie dei principali artisti e architetti italiani del Rinascimento.
   

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