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Il Giornale d'Italia compie 120 anni e si rinnova in digitale

Il Giornale d'Italia compie 120 anni e si rinnova in digitale

Fondato nel 1901 da Sidney Sonnino e Antonio Salandra

ROMA, 20 novembre 2021, 11:53

Redazione ANSA

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Il Giornale d'Italia, quotidiano nazionale indipendente, liberale e moderato di informazione, approfondimento, retroscena e commento, festeggia 120 anni e guarda al futuro. Si rinnova presentandosi al grande pubblico in versione digitale con un'informazione ampia, completa e integralmente free, facendosi spazio con autorevolezza per affrontare e raccontare le sfide dell'oggi e del domani.(www.ilgiornaleditalia.it).
    Fondato nel 1901 da Sidney Sonnino e Antonio Salandra, con la direzione di Alberto Bergamini che veniva dal Corriere della Sera, nato 25 anni prima (1876), il Giornale d'Italia ha raccontato il nostro Paese per oltre un secolo, due guerre mondiali e relativi dopoguerra, periodi bui e di crisi e fasi di rinascita, crescita, fiducia, energia e passione, sempre proteso verso il futuro. La storica testata vantava editorialisti come Benedetto Croce, Luigi Pirandello, Giovanni Pascoli, Antonio Fogazzaro, Vilfredo Pareto e Gabriele D'Annunzio. Ed è proprio con Gabriele D'Annunzio che Il Giornale d'Italia l'11 dicembre 1901 inventò la 'terza pagina', posizionata dopo quelle della politica e della cronaca. Pagina che Alberto Bergamini dedicò alla prima teatrale della Francesca da Rimini di D'Annunzio, interpretata da Eleonora Duse. Da allora ha caratterizzato la tradizione del giornalismo culturale italiano e ha raggiunto oltre 3 milioni di lettori.
    Il suo primo direttore espresse chiaramente la linea da seguire nel primo numero, uscito il 16 novembre del 1901: "Lavoreremo alla conciliazione degli animi, a ravvivare i sentimenti di solidarietà fra tutti gli ordini cittadini, a rialzare le condizioni morali ed economiche delle classi più disagiate, da cui dipende per tanta parte l'avvenire d'Italia".
    "Siamo consapevoli che Il Giornale d'Italia rappresenta un inestimabile patrimonio storico e culturale, un rilevante testimone della storia del nostro Paese e con un ruolo fondamentale per il suo futuro. La sfida è quella di tracciare una rotta chiara seguendo i valori di un tempo per farli conciliare con le profonde trasformazioni in atto" sottolinea Gabriella Greco, amministratore dell'azienda.
   

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