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O'Neill, la cultura dello stupro è la vera pandemia

O'Neill, la cultura dello stupro è la vera pandemia

La scrittrice irlandese al festival con la riscrittura della 'Sirenetta'

MANTOVA, 10 settembre 2021, 17:27

dell'inviata Mauretta Capuano

ANSACheck

La scrittrice irlandese Louise O 'Neill - RIPRODUZIONE RISERVATA

La scrittrice irlandese Louise O 	'Neill - RIPRODUZIONE RISERVATA
La scrittrice irlandese Louise O 'Neill - RIPRODUZIONE RISERVATA

MANTOVA - Capace di scardinare tabù e toccare i lettori di ogni età sui temi del femminismo, della cultura del patriarcato e dei diritti delle donne, la scrittrice irlandese Louise O' Neill, tra le autrici più attese in presenza del Festivaletteratura, dice senza mezzi termini che la "vera pandemia è la cultura dello stupro, la violenza contro le donne sessuale e domestica". A Mantova con il suo ultimo libro uscito in Italia, 'Il silenzio dell'acqua' (Il Castoro) in cui ha riscritto la fiaba de La Sirenetta di Hans Christian Andersen, sovvertendo gli stereotipi e trasformando le sofferenze della protagonista in un racconto di presa di coscienza femminista, la O'Neill spiega quanto sia importante per lei che si continui a usare la parola femminismo, con tutte le sue evoluzioni e l'importanza dell'inclusività. "E' stata la lettura de 'Il racconto dell'ancella' di Margaret Atwood a rendermi femminista. Fu una mia insegnante a mettermi in mano questo libro quando avevo 15 anni e lo ho divorato. Ho percepito che il mondo era cambiato, c'era stato uno stravolgimento. Non sarei la scrittrice che sono oggi se non lo avessi letto" racconta. "E adesso l'enorme preoccupazione è che ci sono un miliardo di donne a livello mondiale che hanno vissuto e subito una qualche forma di violenza. E' una preoccupazione enorme. Abbiamo passato un anno e mezzo terribile e credo che questo lascerà un impatto, una scia molto lunga a livello di salute mentale. Tutti avremmo bisogno di molto tempo per elaborare quello che abbiamo vissuto in questo periodo. Nel primo lockdown avevo difficoltà a mettermi a leggere e scrivere. La tecnologia ci ha aiutato molto, ma siamo stanchi di contatti via zoom. Tendiamo a dimenticare quando sia importante ricevere energia e la risposta del pubblico" spiega la scrittrice che è appena arrivata a Mantova da Berlino dove ha partecipato a un altro festival e ha preso per la prima volta l'aereo.

Considerata dal Guardian "la migliore scrittrice crossover vivente", la O'Neill sottolinea che questo è stato un periodo "difficilissimo per i giovani. Certi riti di passaggio che sono scontati sono venuti a mancare. Mi piace comunque pensare che i giovani siano resilienti e anche impegnati socialmente, appassionati politicamente e ben informati per essere consapevoli in tempo dei primi segni di depressione o ansia che potrebbero insorgere. Penso che per tutti ci sia questo pericolo. C'è stata una crescita esponenziale di problemi mentali a causa della paura che si è creata intorno al covid. Spero che i giovani potranno attivare delle reti di sostegno. Ci vorrà tempo per elaborare questo dramma collettivo" afferma O'Neill che ha esordito nel 2016 con la distopia femminista 'Solo per sempre tua' con un grande successo di critica anche in Italia. E' poi autrice di 'Te la sei cercata', che ha acceso un importante dibattito in Irlanda sul tema dello stupro. "Avevo sentito parlare di cultura dello stupro tante volte ma non capivo cosa significasse. Poi sono rimasta colpita da un caso, che ha ispirato 'Te la sei cercata', in una piccola città dell'America dove un gruppo di ragazzi della squadra di calcio locale aveva stuprato una coetanea che si era addormentata alla loro festa. La copertura mediatica era stata enorme ma la preoccupazione era per il futuro dei ragazzi non per quello della vittima. Ecco, questa è la cultura dello stupro" afferma la O'Neill che vive con il suo partner e non ha figli.

Ne 'Il silenzio dell'acqua' ha riscritto 'La Sirenetta' partendo dalla considerazione che "questa giovane donna rinuncia alla propria voce e fa una specie di automutilazione pur di rendersi attraente per l'uomo della sua vita. Mi sono riconosciuta un po' in questo, pensando ai problemi alimentari che ho avuto da ragazza e che riguardano molte donne giovani. La pozione preparata dalla Strega del Male fa sì che la coda della Sirenetta diventi gambe. Questo viene raccontato nella fiaba originale come se si trattasse di una mutilazione perché alla sirenetta sanguinano i monconi e nonostante tutto lei balla per farsi vedere bella agli occhi dell'amato principe. Penso questo si possa associare alle conseguenze dei disturbi di tipo anoressico in cui c'è una componente indubbiamente di autolesionismo. In parte si tratta di un tentativo di farsi belle secondo un certo canone di bellezza. Pure io inflissi dolore al mio corpo per cercare di essere all'altezza di un certo tipo di bellezza" spiega e annuncia all'ANSA che sta lavorando a un nuovo libro, 'Idolo', basato sulla fitness guru d'invenzione Samantha Miller che uscirà a maggio in Irlanda.

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