La Tamara de Lempicka che ha
ispirato la collezione Autunno/Inverno 2022/23 di Giorgio Armani
Privè, sfila a Parigi, illuminando di scintille di luce gli
spazi bui della Salle Pleyel, celebre sala da concerto parigina.
Ma nel pubblico immerso nell'ombra, si intravedono in prima fila
Valeria Bruni Tedeschi e Alessandro Preziosi. E' un inno allo
stile raffinato e "ruggente" degli anni Venti, quello che
percorre le 91 uscite della collezione, che sembrano essere nate
nel segno della luce tra cristalli Swarovski, paillettes, frange
di jais e perline. Il minimalismo, tratto distintivo dello stile
di Giorgio Armani, sempre filtrato dalla sua visione personale e
interpretato attraverso un'arte raffinata, percorre una
collezione che nasce dal bisogno di dare nuovo spazio allo
scintillio, alla frivolezza, offrendo una via di fuga nel sogno
e nella creatività. Come era stato negli anni Venti, superata
una Prima Guerra Mondiale e una pandemia di Spagnola che avevo
ucciso milioni di persone in Europa. E l'estetica di quella
decade riverbera, distillata con ineffabile capacità di sintesi,
nella figura di una donna volitiva, indipendente e brillante:
pétillante, come fu Tamara de Lempicka. Echi della sua eleganza
ribelle si respirano nel succedersi di silhouettes ora asciutte
e lineari, ora vaporose ed evanescenti, e nel modo sempre
personale di portarle.
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