"Il musical era il mio sogno da
sempre. Ma ormai mi ero rassegnata: venivo sempre scartata al
primo provino, appena ballavo. E sì che avevo partecipato pure
ad Amici. Per carità, non voglio biasimare chi non mi ha preso,
però ci rimanevo proprio male. Poi, energie della vita, me ne
hanno proposti tre tutti insieme. Ho scelto l'appuntamento
immancabile del Natale per me e mia mamma". Fiume di parole e
ironia, a raccontarsi è Diana Del Bufalo, che dopo tante
fiction, cinema e conduzioni tv, è alla sua prima volta in
teatro. Insieme a Baz è la protagonista di "Sette spose per
sette fratelli", il musical tratto dal film della Mgm di Stanley
Donen (premiato con l'Oscar alla colonna sonora nel 1955), ora
con regia e coreografie di Luciano Cannito e la direzione
musicale di Peppe Vessicchio. Il debutto, al Teatro Brancaccio
di Roma dal 19/1 al 6/2, per poi partire in tournée con tappe
anche ad Avellino, Torino, Milano e Reggio Emilia.
"Cannito ne ha dato una lettura un po' più moderna, una chiave
più femminista e alla Quentin Tarantino - prosegue l'attrice,
che dal 24/2 sarà anche nella seconda stagione di Lol - Chi ride
è fuori su Amazon Prime - Siamo in piena atmosfera western e
anche noi ragazze giriamo con pistola e cinturone: come dire,
guai a chi ci tocca. Si mostra la forza delle donne, la
determinazione a non piegarsi". Impossibile, non tornare sulle
polemiche scatenate da alcuni suoi interventi sui social in tema
di vaccini. "Una volta per tutte: non sono una no-vax - dichiara
- Anzi, non so nemmeno cosa voglia dire. Io ho un medico di base
che mi ha sconsigliato di fare il vaccino per alcuni miei
problemi. Sono sempre andata alle prove nel rispetto di tutte le
leggi e norme. Mi faccio tamponi ogni 48 ore, insieme a tutti
gli altri. Al Brancaccio l'attenzione alla sicurezza è massima e
si seguono strettamente le regole".
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