Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Teatro: martirio dei Gesuiti in Giappone, in scena Palermo

Teatro: martirio dei Gesuiti in Giappone, in scena Palermo

Opera di Isgrò ne ricorda la testimonianza a palazzo reale

PALERMO, 24 giugno 2022, 16:21

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il martirio di tre gesuiti sarà rievocato con un evento teatrale che si terrà domani, 25 giugno, a Palazzo Reale. La rappresentazione è promossa dalla Fondazione Federico II che condivide un progetto della Compagnia di Gesù nell'ambito dell'Anno ignaziano. Lo spettacolo "Fino in fondo, il Trionfo dei Martiri" di Giovanni Isgrò ravviva la memoria storica, civile e spirituale del martirio, in occasione delle celebrazioni legate al quattrocentesimo anniversario della canonizzazione dei santi Ignazio di Loyola e Francesco Saverio e al cinquecentesimo della conversione di Sant'Ignazio. Isgrò racconta 80 anni di missione di evangelizzazione dei padri gesuiti in Giappone fino alle persecuzioni con la crocifissione dei tre santi protomartiri. Il martirio del siciliano padre Giovanni Matteo Adami e dei suoi confratelli si consumò nel 1633 con il terribile supplizio dell'ana-tsurushi. Era una forma di tortura usata per costringere i cristiani a ritrattare la loro fede.
    "Questo evento è un atto dovuto. La comunità dei gesuiti - dice Gianfranco Miccichè, presidente della Fondazione Federico II - ha dato a Palermo e alla Sicilia un notevole contributo culturale, didattico, scientifico e sociologico".
    "Il tema del martirio - aggiunge Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione - è caro alla Fondazione Federico II che già con la mostra Purification ne aveva affrontato le declinazioni etimologiche, culturali e artistiche.
    Ravvivare la memoria dei martiri significa recuperarne il significato pregnante. Il martirio, infatti, esemplifica la capacità umana di sopportare la sofferenza pur di restare fedeli ai propri valori, sia per i laici che per i credenti".
    "Ricordare i martiri - dice il gesuita Gianni Notari, direttore dell'Istituto di formazione politica Pedro Arrupe - è memoria di vita vissuta in modo radicale".
    "Abbiamo scelto la forma teatrale - è l'idea di Giovanni Isgrò, regista dello spettacolo - perché i gesuiti sono maestri di tecnica, retorica e recitazione".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza