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Torna il calcio e ritrova il suo pubblico in tv

Torna il calcio e ritrova il suo pubblico in tv

Studio Frasi, con Coppa Italia più giovani su Rai1. Bene serie A

ROMA, 30 giugno 2020, 20:16

Redazione ANSA

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Un 'immagine della finale di Coppa Italia Napoli-Juventus - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un 'immagine della finale di Coppa Italia Napoli-Juventus - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un 'immagine della finale di Coppa Italia Napoli-Juventus - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il calcio riparte, si adatta agli stadi vuoti, ma ritrova il suo pubblico in tv. A tornare in campo è stata per prima la Coppa Italia: il 12 giugno la semifinale Juventus-Milan è stata seguita su Rai1 da 8,3 milioni di spettatori pari al 33.96% di share, 200mila spettatori e 2 punti percentuali in più rispetto alla partita di andata, giocata il 13 febbraio (8 milioni 95mila con il 30.85%, sempre sull'ammiraglia Rai). L'altra semifinale, Napoli-Inter, ha raccolto il 13 giugno 7,1 milioni e il 32.35% (in crescita rispetto al match di andata, seguito da 6,9 milioni con il 26.37%). La finale, Napoli-Juventus, ha incollato alla tv 10,2 milioni di appassionati, per il 61% uomini, rileva l'Osservatorio dello Studio Frasi, che segnala anche come 503 mila persone abbiano seguito la partita fuori casa, da amici.

Gli azzurri guidati da Rino Gattuso hanno vinto sul campo dell'Olimpico e in tv. Anzi, sul piccolo schermo i partenopei hanno giocato in casa: se lo share medio è stato del 39.6%, la regione Campania ha raggiunto il 59.7% contro il 49.1% del Piemonte. La Coppa Italia è stata assegnata ai rigori: sull'ultimo penalty l'ascolto è stato di 10,6 milioni, pari al 45.4% (che in Campania arriva al 65.8%). L'eterna passione per il pallone fa ringiovanire il pubblico di Rai1: l'età media di chi ha seguito la finale - segnala ancora lo Studio Frasi - è di 53 anni, 8 anni in meno rispetto al pubblico dell'ammiraglia Rai a giugno 2020. I contatti sono cresciuti di 7 milioni e mezzo rispetto alla media di rete. Notevole anche l'aumento di ascolti dei break pubblicitari, con una media di 7,5 milioni di spettatori per la finale e una punta di oltre 10 milioni - livelli da Festival di Sanremo - per l'autopromozione di rete e lo spot Coca Cola. Napoli-Juve ha raccolto 3 milioni di spettatori in più rispetto alla finale 2019, Atalanta-Lazio (seguita su Rai1 da 7,3 milioni con il 28.69%), poco meno di quella disputata nel 2018, Juve-Milan (10,6 milioni con il 39.22%): una conferma della capacità dei bianconeri di mobilitare un maggior numero di fan in tutta Italia.

Quanto alla serie A, ricominciata il 20 giugno, lo Studio Frasi ha confrontato gli ascolti delle prime 28 giornate 2019-20 (compresa quella giocata il 28 giugno) con le corrispondenti giornate del campionato 2018-2019: l'ascolto lordo (cioè la somma degli ascolti di tutti i match) è superiore ai 178 milioni (contro i 145 milioni di un anno fa). Nelle ultime due giornate, l'ascolto del calcio anche sui canali a marchio Sky è più alto rispetto alla stagione precedente, con percentuali quasi sempre a doppia cifra: è il caso di Udinese-Atalanta, Torino-Cagliari, Parma-Inter e della Diretta gol; perde seppur di poco (-2,7%) la Juventus nella partita con il Lecce. Diverso il discorso per Dazn che non rende pubblici i valori complessivi di utilizzo della piattaforma (sono noti solo i dati delle partite trasmesse sulla piattaforma Sky) né i dati Auditel dei device (smart tv se connesse, tablet, pc, smartphone). La partita più vista su Dazn delle ultime due giornate è Milan-Roma (559.020 spettatori su piattaforma Sky). Sui canali Sky la più seguita è Bologna-Juventus (1,4 milioni di spettatori). Il match più seguito in assoluto del campionato resta Inter-Juventus del 6 ottobre, con 3,2 milioni di spettatori e 76mila allo stadio. Il ritorno è stato disputato l'8 marzo a porte chiuse (eravamo all'inizio del lockdown) con 3 milioni di telespettatori.

"Il calcio resta uno dei 'generi' più amati, non sconta la disaffezione del pubblico, nonostante l'anomalia di un campionato che, per recuperare le giornate perdute, spalma le partite in giorni e orari 'anomali'", rileva Francesco Siliato, responsabile dell'Osservatorio dello Studio Frasi. "Con gli stadi vuoti, forse ci si sarebbe potuti aspettare un maggior incremento del pubblico televisivo. Bisognerà vedere a questo punto se coloro che non possono andare allo stadio decidono, qualora non lo siano già, di abbonarsi alla pay tv. Dipenderà naturalmente dall'interesse per il campionato: più i verdetti saranno incerti, più sarà alto l'interesse del pubblico".

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