"Non ce la facciamo più. Non c'è
stato mai nessuno in questo doloroso anno, tra i nostri
governanti che abbia speso una sola parola per il settore dei
matrimoni. Si parla giustamente delle riaperture dei ristoranti,
dei cinema, dei teatri, delle palestre e delle piscine. E noi?".
A lanciare il grido d'allarme è il wedding planner Enzo Miccio,
oggi volto di "una filiera che conta oltre 80mila aziende" e "un
settore che da solo rappresenta il 2,5% del Pil nazionale" ma
"che ad oggi - dice - non ha avuto nessuna risposta e nessun
sostegno dal Governo". A rischio, "oltre 560 mila posti di
lavoro. Quello che vogliamo - aggiunge - non sono contributi o
assistenzialismo, ma progettualità, regole, un protocollo serio
e rigoroso per ricominciare a lavorare, tutti".
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