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Vanessa Scalera, 'Imma Tataranni piace perché è libera'

Vanessa Scalera, 'Imma Tataranni piace perché è libera'

Da martedì su Rai1. "Si ritroverà sola ma non perderà l'ironia"

ROMA, 25 settembre 2022, 19:22

di Angela Majoli

ANSACheck

Vanessa Scalera, 'Imma Tataranni piace perch� � libera ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Vanessa Scalera,  'Imma Tataranni piace perch� � libera ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
Vanessa Scalera, 'Imma Tataranni piace perch� � libera ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Per la prima volta Imma si troverà davvero sola: dovrà affrontare la crisi con il marito Pietro, che è anche il suo compagno e confidente, l'elemento più solido della sua vita. Senza dichiararlo apertamente, dovrà gestire una situazione drammatica per lei". Ostinata, incorruttibile, scorbutica, dissacrante, ma anche profondamente ironica, Imma Tataranni rivelerà nuovi aspetti della sua personalità così fuori dagli schemi nei nuovi episodi della fiction diretta da Francesco Amato, in arrivo da martedì 27 settembre su Rai1. A raccontarlo all'ANSA è Vanessa Scalera, che al sostituto procuratore ispirato ai libri di Mariolina Venezia ha regalato determinazione, genuinità e quel piglio ruvido con cui affronta i casi di cronaca e si inerpica tra le strade e gli scalini di Matera.

"I nuovi episodi approfondiranno la crisi tra Imma e Pietro (Massimiliano Gallo, ndr): vedremo così la protagonista in un momento di difficoltà, di solitudine. Del resto, non è che ha una storia con Calogiuri", l'insicuro carabiniere interpretato da Alessio Lapice che ha un debole per la magistrata. "Ma attenzione - sorride l'attrice, raggiunta all'uscita dal seggio elettorale - è sempre una commedia: Imma e Pietro cercheranno di far rifunzionare le cose, fingendo alla presenza dei suoceri e della figlia, esattamente come accade nella vita di coppia, e questo creerà situazioni molto divertenti". Perfetta l'alchimia con Gallo, "un collega delizioso: da lui ho imparato a stare dentro i tempi comici", sottolinea Scalera. Diana (Barbara Ronchi), sua assistente in procura, "proverà a starle vicino, ma Imma non è una donna che ama essere aiutata". Non mancherà la linea crime, "che lambirà anche la sua famiglia".

A conquistare il grande pubblico di Rai1, con una media da 5 milioni di spettatori che ha premiato finora la serie targata Rai Fiction-Itv Movie, sono stati "la scrittura e la regia: Amato è attentissimo alla scelta degli attori, ai minimi particolari, gira sempre come se fosse al cinema. E poi mi ha aiutato la mia fotogenia che non appartiene ai canoni estetici televisivi. Non ho una faccia classicamente bella, e per questo non faccio paura: chi vede la serie probabilmente si riconosce in me, si sente un po' a casa". Ma soprattutto a colpire nel segno è la libertà del personaggio: "Prima ancora che essere libera nelle scelte, Imma è libera nell'espressione delle proprie idee e dei propri sentimenti: certo, a volte non conosce le mezze misure, non è diplomatica, ma ha un pensiero. E in momento in cui l'omologazione dilaga, non è omologata al resto al mondo. Spariglia innanzi tutto con il suo look eccentrico, con gli abbinamenti leopardato-zebrato: gli abiti che sceglie sono la sua grande forza. Se sbuca fuori una vestita così, questo dice tanto di come la penserà e di cosa dirà. E' la sua libertà di piacersi per il gusto personale, con quei capelli, quelle gonnelline, quegli spolverini, senza subire alcun diktat estetico".

In attesa di tornare sul set, probabilmente la prossima primavera, per la nuova (e ultima) stagione, Scalera ha ritrovato Amato e Gallo in Filumena Marturano, una produzione Rai Fiction e Picomedia ancora per Rai1, dal capolavoro di De Filippo: "E' stata un'impresa notevole, Eduardo per me è un autore enorme, straordinario. Sappiamo che l'eredità è tanta, dopo Titina De Filippo e Sofia Loren, Marcello Mastroianni, Vittorio De Sica, ma come dice sempre Amato: 'Vane', senza paura, facciamolo, siamo altro'. E' stata un'avventura immersiva, totalizzante". Nel frattempo sta girando Avetrana - Qui non è Hollywood, la serie Disney+ che racconterà l'omicidio di Sarah Scazzi del 2010. All'attrice il ruolo di Cosima Misseri, zia della giovane vittima: "E' un'impresa delicata - sottolinea - anche perché io sono di Mesagne, a pochi chilometri da Avetrana, parlo lo stesso dialetto, attraverso quel paese ogni estate per andare al mare: prima ancora che scoppiasse il caso mediatico, ricordo l'angoscia per la scomparsa di quella bambina... E' difficile approcciarsi a un personaggio vivente e così controverso, ma mi fido totalmente del regista Pippo Mezzapesa, so che farà un grandissimo lavoro".

Legatissima al teatro ("è la cosa che ho fatto di più nella mia vita, lo riprenderò appena possibile"), Vanessa Scalera sta per iniziare un nuovo film, Dall'alto di una fredda torre, opera prima di Francesco Frangipane, da una piece di Argot Produzioni.

E dal verdetto delle urne cosa si augura? "Che non scenda la mezzanotte, il buio più totale. Se dovessero vincere le destre, non so cosa ne sarà del mio settore che è da sempre uno dei più maltrattati. Spero che lo spirito civico esploda in noi e che si inizi a parlare una lingua diversa, mettendo da parte quella violenza verbale e comunicativa che non fa bene alla cultura, allo spirito, al Paese".

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