(di Mauretta Capuano)
J.K. ROWLING, L'ICKABOG (SALANI, PP
320, EURO 19,80). Scritta negli spazi tra un libro di Harry
Potter e l'altro, L'Ickabog', la fiaba inedita sul potere della
speranza e dell'amicizia che J.K. Rowling leggeva ad alta voce
ai suoi figli per addormentarli, arriva finalmente in libreria
il 10 novembre in contemporanea mondiale, in edizione differente
e unica per ogni Paese. In Italia esce per Salani, nella
traduzione di Valentina Daniele, in edizione cartacea e in
ebook, in memoria dell'editore recentemente scomparso "Luigi
Spagnol, che ha profondamente contribuito a far amare i libri di
J.K. Rowling in Italia".
Finita in soffitta dove è rimasta incompiuta per oltre un
decennio, 'L'Ickabog' sarebbe ancora lì se non fosse arrivata la
pandemia da Covid-19. Durante i giorni del primo lockdown ha
invece fatto compagnia a milioni di bambini, costretti a restare
a casa, grazie alla decisione della scrittrice di pubblicare
online, gratuitamente, i capitoli serializzati della storia. Ed
è partito durante l'emergenza sanitaria, anche l'invito della
Rowling ai bambini, tra i 7 e i 12 anni, a partecipare a un
Torneo per le illustrazioni dell'Ickabog, che si è concluso il
24 luglio 2020. Adesso i vincitori sono gli illustratori del
libro che uscirà con i loro disegni colorati, diversi in ogni
Paese.
"Ho tirato fuori dalla soffitta la scatola polverosa piena
di fogli scritti a mano e a macchina, e mi sono messa al lavoro.
I miei figli ormai adolescenti, che erano stati il primo
pubblico dell'Ickabog, ogni sera hanno ascoltato i capitoli
quasi ultimati. Di tanto in tanto mi chiedevano perchè avessi
tagliato qualcosa che gli piaceva, e naturalmente ho
ripristinato tutto ciò che mancava, meravigliandomi di quante
cose ricordassero" racconta nella prefazione la Rowling della
storia che "non ha mai subito grosse modifiche". Tutti i
diritti d'autore saranno donati dalla scrittrice per aiutare le
persone colpite dal Coronavirus in Inghilterra e nel mondo.
Ma 'L'Ickabog' che cos'è? Il suo aspetto, a seconda di chi lo
descrive, è simile a quello di un serpente, di un drago, di un
lupo. Ma tutti concordano, racconta la Rowling, sul fatto che
sia un mostro "che viveva nell'estremità nord del paese, in una
vasta zona acquitrinosa buia e spesso nebbiosa, troppo
pericolosa per gli umani".
Siamo nel minuscolo regno di Cornucopia, governato da secoli
da una stirpe di re dai capelli biondi, adesso dal benevolo Teo
il "Temerario" che si sente così per aver, una volta, catturato
e ucciso una vespa con l'aiuto di cinque valletti e del
lustrascarpe. Il sovrano passa le sue pigre giornate tra
banchetti e battute di caccia, con la fida compagnia dei lord
Scaracchino e Flappone. Ma un terribile mostro è in agguato
nelle Paludi del Nord. L'Ickabog, alto come due cavalli, occhi
infuocati, artigli affilati come rasoi, sta arrivando. La
leggenda dice che sputa fuoco, spara veleno, che mangia i
bambini e le pecore e che se cerchi di ucciderlo guarisce
magicamente. Tutto inventato per spaventare, secondo il
buonsenso, eppure a volte le leggende prendono una loro vita.
"Ho avuto l'idea dell'Ickabog molto tempo fa. La parola
'Ickabog' deriva da 'Ichabod' che significa 'senza gloria' o 'la
gloria se n'è andata'. Credo capirete perchè ho scelto questo
titolo quando avrete letto la storia, in cui sono trattati temi
che mi hanno sempre interessata. Che cosa ci dicono di noi i
mostri che evochiamo? Cosa deve succedere perchè il male si
impossessi di una persona o di una nazione, e come si fa a
sconfiggerlo? Perchè le persone scelgono di credere alle bugie,
anche a fronte di prove esili o inesistenti?" sottolinea la
Rowling. Dopo la saga di Harry Potter che ha venduto 500 milioni
di copie, è stata tradotta in oltre 80 lingue e trasposta in 8
film di grandissimo successo, con 'L'Ickabog' la scrittrice ci
regala una fiaba dove a vincere è la gentilezza, oggi sempre più
rara.
Storia preferita del figlio Mackenzie Jean "che ha insistito
per dieci anni perchè la scrivessi come si deve" e al quale è in
primis dedicata, è una fiaba per bambini che piace agli adulti.
Re Teo il Temerario parte per un'improvvisa spedizione per
dare la caccia all'Ickabog, "il mostro che non esiste" e i due
giovani amici, Margherita della famiglia Di Maggio e Robi della
famiglia Raggianti, entrambi del quartiere di Chouxville,
vivranno un'incredibile avventura per svelare una volta per
tutte dove si nasconde il vero mostro. Solo una volta scoperto
speranza e felicità potranno tornare a Cornucopia.
Piena di ironia e fantasia a partire dai nomi dei personaggi,
anche minori, come il professor Truffalmacco "con due occhiali
così spessi che i suoi occhi sparivano nel nulla", la vecchia
vedova Bottone dalla parrucca rossa o il maggiordomo Otto
Balzelli, 'L'Ickabog' è una fiaba che fa divertire e pensare con
quella leggerezza che è profondità.
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