Il Salone Nautico sta andando a
gonfie vele per gli espositori, arrivati a Genova comunque già
con il portafoglio ordini pieno in un anno d'oro per la nautica.
Molti hanno già firmato in questi primi quattro giorni un gran
numero di vendite. Sulle giornate e la stagione di ottimismo
getta però un'ombra il problema delle materie prime e delle
forniture, che arrivano in ritardo e a prezzi altissimi.
"Il nostro portafoglio ordini è praticamente completo per
tutto il 2022 - dice Fabio Planamente, amministratore delegato
di Cantiere del Pardo (Grand Soleil, Pardo Yachts e VanDutch) -
l'unica nota stonata è la preoccupazione che abbiamo per la
filiera che non è in grado di seguire, come chiediamo, l'arrivo
delle merci e soprattutto i prezzi che continuano a salire a
dismisura. Quindi all'euforia di avere tanto venduto si affianca
la preoccupazione di riuscire a rispettare i tempi e consegnare
le barche entro la stagione". Non tutti i clienti sono pronti ad
aspettare, quando le consegne delle imbarcazioni possono
slittare anche a novembre 2022, a estate già finita. Il mercato
tira moltissimo e firmare contratti non è il problema, anche al
Salone i cantieri stanno facendo il pieno, ma è difficile
aumentare la produzione alle condizioni attuali se le materie
prime mancano. Il vicepresidente di Confindustria nautica Piero
Formenti è chiaro: "Se non ci fossero stati questi problemi la
crescita già favolosa del 23% della nautica poteva raggiungere
il 30%".
Non dice i numeri Azimut yachts, ma si va sopra quota dieci
nuovi contratti chiusi. "Trattative in corso per contratti che
si chiuderanno nelle prossime settimane" e clientela non solo
italiana ma anche extraeuropea per Permare (Amer Yachts). Nel
settore dei gozzi alla Mimì Gozzi parlano di dieci contratti già
chiusi.
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