Il Sistema Italia ha tutte le carte
in regola per la ripresa tanto che le attese sono di una
crescita del 7,7% nel 2021, cui seguirebbe un +6,5% nel 2022. E'
quanto evidenziano le stime dell'Area Studi di Mediobanca nella
nuova edizione dei "Dati Cumulativi", l'indagine annuale sulle
società industriali e terziarie italiane di grande e media
dimensione analizzate nel decennio 2011-2020. In particolare,
sono esaminate 2140 società italiane.
Dall'analisi emerge poi come le medie imprese chiudano il
decennio con vendite in aumento dell'11,9% (+27,5% l'export)
nonostante le crisi del 2012-2013 e del 2020. In generale il
fatturato delle principali imprese italiane nel 2020 ha segnato
una flessione dell'11,7%, meno peggio del 14,7% con cui chiusero
il 2009. In calo anche gli investimenti (-8,2%). Deciso aumento,
invece, della liquidità (+24,1%) e della raccolta a debito
(+9,7%), ma la struttura patrimoniale non ne risente grazie alle
rivalutazioni che porteranno vantaggi fiscali per gli anni a
venire.
Le vendite delle imprese industriali italiane sono tornate
al di sotto dei livelli di inizio decennio (-9,3%), colpite da
due crisi ravvicinate (2012-2013 e 2020). A questa dinamica si è
sottratto il comparto manifatturiero che ha chiuso il 2020 sopra
i volumi di vendite del 2011 (+2,6%).
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