Prosegue positiva verso fine seduta
Piazza Affari (+0,7%), con Cnh in testa al listino principale
(+3,2%). Bene i petroliferi col greggio in rialzo (wti +1%) a
82,2 dollari al barile e il brent a 84,7 dollari, con l'Eia che
ha aumentato le stime sulla domanda di petrolio nel suo rapporto
mensile. Il titolo migliore è l'impiantistica di Tenaris
(+2,9%), seguita da Eni (+1,6%) e Saipem (+0,6%). Bene le
banche, come nel resto d'Europa, con fonti stampa che hanno
ipotizzato l'estensione per ulteriori sei mesi delle attività
fiscali differite da parte del Mef. La migliore è Intesa
(+2,2%), seguita da Fineco (+1,2%), Banco Bpm (+0,9%), da cui si
attende il piano al 2024 il 5 novembre, e Unicredit (+0,5%).
Male Bper (-1%). Guadagna qualcosa la paytech Nexi (+0,5%), il
giorno dopo il via libera con condizioni dell'Antitrust alla
fusione per incorporazione di Sia. In rialzo Leonardo (+0,7%),
che il giorno prima era stato protagonista di un tonfo in
seguito alle notizie di un problema per i componenti difettosi
di un subfornitore per le componenti del Boeing 787, che in
giornata Leonardo ha precisato no essere più un proprio
fornitore. Nell'industria spicca Buzzi (+1,7%). Bene le auto, da
Ferrari (+1,5%) a Stellantis (+1%), nonostante i dati negativi
delle vendite in Europa a settembre e con il rinnovo
dell'ecobonus in arrivo. In calo Tim (-0,9%), già Atlantia
(-0,5%), con i dati sul traffico in rallentamento in Italia,
mentre crescono in Spagna e in Francia, in discesa le utility,
iniziando da Hera (-0,6%) e A2a (-0,5%). In rosso Poste (-0,6%).
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