Borse europee positive nel finale
insieme ai listini Usa, da Milano (+1%) e Parigi (+0,65%), da
Madrid (+0,41%) a Londra (+0,1%), mentre Francoforte è in
parità. Gira in rialzo il greggio (Wti +0,33% a 83,23 dollari al
barile) dopo il calo oltre le stime delle scorte settimanali
Usa, mentre è atteso a mercati chiusi il Beige Book della Fed.
Invertono la rotta i petroliferi Bp (+1,1%), Shell (+0,9%) e
TotalEnergies (+0,64%), mentre in Piazza Affari accelerano Eni
(+1,4%), Tenaris (+2,05%) e Saipem (+1,91%). Corrono i
produttori di energia Enel (+2,33) e Iberdrola (+2%), con il
metano in rialzo del 4,5% a 94,43 euro al Mwh sulla piazza di
Amsterdam.
Sprint di Nestlè (+2,78%) che ha alzato le stime sulle
vendite dell'intero esercizio. Acquisti anche su Danone (+1,7%),
Pernod-Ricard (+1,4%), Heineken (+1,2%) e Campari (+1,1%).
Contrastati i produttori di microchip. Scivola Asml (-3,94%), le
cui stime sul trimestre scontano problemi di approvvigionamenti
di materie prime, secondo il direttore finanziario Roger Dassen,
mentre corre Nordic Semiconductor (+2,55%), alla vigilia dei
conti. Debole Stm (-0,5%). Proprio la carenza di semiconduttori
frena Renault (-2,9%), che prevede di produrre 300mila veicoli
in meno a fine anno. Giù anche Volkswagen (-2,2%), Bmw (-1,16%)
e Daimler (-0,69%), mentre Stellantis galleggia in parità
(+0,04%). Contrastate le banche. Cedono Standard Chartered
(-0,79%), Commerzbank (-0,5%) e Lloyds (-0,4%) mentre salgono
in Piazza Affari Mediobanca (+1,52%), Bper (+1,27%), Banco Bpm
(+1,13%) e Intesa (+0,7%). Poco mossa Unicredit (+0,28%),
positiva Mps (+0,56%), giù Carige (-0,79%).
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