Piazza Affari ha chiuso meglio
delle altre principali borse europee con l'indice Ftse Mib in
rialzo dello 0,94% a 26.581 punti, tra scambi in ripresa per
oltre 2,43 miliardi di euro di controvalore. In calo lo spread
tra Btp e Bund tedeschi a 104,1 punti base, con il rendimento
annuo sceso di 3,4 punti allo 0,912%.
Gli acquisti si sono concentrati su Azimut (+4,43%) dopo
l'accordo d'investimento con Xp per il potenziamento della
controllata brasiliana Az Quest e su Poste (+2,37%). Sugli scudi
anche Italgas (+2,44%), che si è unita insieme ad altri
distributori europei per accelerare sull'idrogeno, mentre Snam
(+1,51%) lo ha fatto con Toyota e Caetanobus per il settore
della mobilità. In forte rialzo poi le quotazioni del metano
(+3,4% a 93 euro al Mwh ad Amsterdam).
Bene anche Diasorin (+2,29%), Amplifon (+2,21%), Tim (+2,09%)
e Moncler (+2,02%). Il rialzo del greggio (Wti +0,37% a 83,27
dollari al barile) a seguito del calo oltre le stime delle
scorte settimanali negli Usa ha favorito Eni (+1,2%), Saipem
(+1,59%) e Tenaris (+1,74%). Acquisti su Cnh (+1,66%), Terna
(+1,59%) ed Enel (+1,82%), contrastate invece Stellantis
(+0,25%) e Ferrari (-0,7%), segno meno per Nexi (-0,79%) ed Stm
(-0,42%). In ordine sparso le banche, con Bper (+1,42%) e
Mediobanca (+1,37%) brillanti, seguite da Banco Bpm (+1,13%) e
Intesa (+0,65%). Poco mossa Unicredit (+0,29%), contrastate Mps
(+0,42%) e Carige (-0,65%). Tra i titoli a minor
capitalizzazione sprint di Falck Renewables (+13,8%), il cui
pacchetto di maggioranza passerà al fondo infrastrutturale Iif.
Bene anche Seco (+11,07%) dopo la raccomandazione d'acquisto di
Goldman Sachs, che ha alzato il prezzo obiettivo da 7 a 11 euro
per azione.
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