Confermano i rialzi le principali
borse europee dopo oltre 3 ore di scambi, con i futures Usa
positivi in attesa dei prezzi delle case, del Redbook sul
commercio, della fiducia dei consumatori e degli indici della
Fed di Richmond e di Dallas. In calendario diverse trimestrali,
tra cui quelle di Microsoft, Visa, General Electric, 3M, Asm e
Thales. Francoforte (+0,97%) si conferma regina, seguita da
Madrid (+0,88%), Londra (+0,67%), Parigi (+0,62% entrambe) e
Milano (+0,5%). Supera quota 109 punti lo spread tra Btp e Bund
tedeschi, con il rendimento quasi invariato allo 0,961%. Sul
fronte delle materie prime prosegue il calo del greggio (Wti
-0,54% a 83,31 dollari al barile) in attesa delle anticipazioni
dell'Api sulle scorte settimanali Usa. Sale invece il metano
(+1,6% a 90,05 euro), che supera la soglia dei 90 euro al Mwh
alla borsa di Amsterdam), contrastati i metalli, con rame
(+1,68%) e nichel (+2,87%) in rialzo a differenza dell'acciaio
(-0,53%).
Hanno diffuso i conti Ubs (+0,55%), Novartis (+1,77%), che ha
avviato anche un riesame strategico su Sandoz, e Campari
(-2,28%), che ha battuto le stime ma è stata cauta nelle
previsioni di fine anno. In luce anche Ferrari (+2,61%), che
diffonderà la trimestrale il prossimo 2 novembre. In campo
bancario svetta Unicredit (+1,54%), che ha chiuso la trattativa
con il Tesoro per l'acquisizione di Mps (+1%). Bene anche
Santander (+1,21%) alla vigilia della trimestrale, deboli
Commerzank (-0,39%) e Bbva (-0,46%).
In campo automobilistico salgono i produttori di pneumatici
Pirelli (+2,08%) e Continental (+1,3%). Tiene Stellantis
(+0,21%), invertono la rotta invece Daimler (+0,77%), Bmw
(+0,58%), Volkswagen (+0,24%) e soprattutto Renault (1,69%).
Effetto conti sui produttori di microprocessori Be (-2,44%) ed
Asm (-1,22%). In controtendenza Infineon (+0,87%) ed Stm
(+1,16%). Deboli i petroliferi Bp (-0,72%) Eni (-0,55%), Shell
(-0,26%) e TotalEnergies (-0,18%).
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