Borse europee contrastate con i
futures Usa in rosso in attesa delle richieste di sussidi, delle
scorte di magazzino e delle vendite all'ingrosso Oltreoceano. In
discreto rialzo solo Milano (+0,3%) con il rally di Unicredit
(+7,4%) dopo il Piano al 2024, che viaggia su livelli che non
toccava da 20 mesi. Tiene Parigi (+0,08%), deboli invece Madrid
(-0,28%), Francoforte (-0,2%) e Londra (-0,08%). Ridiscende a
quota 133,8 lo spread tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento
annuo dei titoli decennali di nuovo sotto l'1%, in calo di 3,7
punti allo 0,986%. Il calo del greggio (-0,28% a 72,16 dollari
al barile), frena i petroliferi Bp (-1,05%), Eni (-0,82%), Shell
(-0,67%) e TotalEnergies (-0,6%). In campo automobilistico
salgono Renault (+0,4%) e Porsche Holding (+1%), sull'onda lunga
della possibile quotazione di Porsche Ag, con lo scorporo dal
gruppo Volkswagen (-0,38%). Cedono Ferrari (-0,7%), Daimler
(-0,41%) Stellantis (-0,25%). Deboli i produttori di
microprocessori ad eccezione di Nordic Semiconductor (+0,87%).
Stm cede lo 0,94%, Asml Holding lo 0,94%), Infineon l'1,45%) ed
Stm il 2,21%. In ordine sparso le banche. Al rialzo della già
citata Unicredit si aggiunge quello di Mps (+3,33%), dopo il
rinvio della revisione del rating da parte di Moody's, Banco Bpm
(+1,22%), Bper (+1,09%), Commerzbank (+0,98%), Intesa (+0,6%) e
Sabadell (+0,61%). Segno meno per Barclays (-1,1%), Lloyds
(-0,73%) e Bnp (-0,7%).
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