E' il balzo di Unicredit (+7,46% a
12,41 euro) a sostenere il listino di Piazza Affari (Ftse Mib
+0,45%), regina d'Europa in una giornata piuttosto fiacca per i
mercati. Risale a 134,2 punti lo spread tra Btp e Bund tedeschi,
con il rendimento annuo dei titoli decennali in calo di soli
0,03 punti base all'1,004%, di nuovo sopra la soglia dell'1%.
Il balzo di Piazza Gae Aulenti a seguito del Piano Strategico
al 2024 spinge gli altri bancari, da Banco Bpm (+1,33%) a Bper
(+0,98%) e Intesa (+0,92%). Brillante anche Mps (+2,38%), debole
invece Carige (-1,26%).
Il calo del greggio (Wti -0,3% a 72,09 dollari) frena Eni
(-1,05%), Tenaris (-1%), penalizzata anche dal calo
dell'acciaio, e Saipem (-1,26%). Ma la maglia nera è Tim
(-1,51%), oggetto di prese di beneficio dopo il rialzo della
vigilia a seguito della riorganizzazione del Gruppo decisa dal
direttore generale Pietro Labriola, che ha siglato il contratto
per operare con il 5g in Brasile. Segno meno anche per
Stellantis (-0,79%) e Ferrari (-0,89%) e Italgas (-0,97%), più
cauta invece Snam (-0,24%). Bene A2a (+1,28%), tra i pochi
titoli a salire insieme ad Amplifon (+0,74%), Diasorin (+0,49%)
e Campari (+0,31%).
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