Le Borse europee marciano
stabilmente in terreno negativo, in attesa dell'avvio di Wall
Street dove i future sono in netto calo. Sui mercati pesano il
rialzo dei rendimenti del treasury e l'ipotesi di una
accelerazione della Fed nel rialzo dei tassi d'interesse. Sotto
i riflettori anche i rincari delle materie prime, in modo
particolare il petrolio. Sul fronte valutario l'euro sul dollaro
scende a 1,1386 a Londra.
L'indice d'area stoxx 600 cede l'1,1%. In flessione
Francoforte (-1,1%), Parigi (-1%), Londra (-0,5%), Madrid
(-0,6%) e Milano (-0,7%). Sottopressione l'informatica (-2%),
con la situazione difficile per i semiconduttori. Male anche la
moda (-1,6%) e le banche (-0,4%).
Non si allenta la morsa sulle utility (-0,7%), mentre
prosegue il dibattito per ridurre il rincaro delle bollette
energetiche. Intanto il prezzo del gas mostra nervosismo e, dopo
un timido calo, torna a salire. Ad Amsterdam si registra un
rialzo delle quotazioni dello 0,63%% a 77,50 euro al Mwh. A
Londra il prezzo sale del 1,7% a 187,50 penny per Mmbtu. Corre
l'energia (+1,5%), con il prezzo del petrolio che vola. Il Wti
guadagna l'1,28% a 84,89 dollari al barile. Il Brent si attesta
a 84,89 dollari (+0,7%).
A Piazza Affari pesanti Tim e Prysmian (-3,2%). Male anche
Moncler (-2,2%). Migliorano le banche con Unicredit (+0,9%),
Bper (+0,5%) e Intesa (+0,1%). In positivo anche Carige (+0,3%)
a 0,77 euro, vicino al presso dell'eventuale Opa che lancerà
Bper per rilevare la quota del 20% dopo aver acquisito l'80% dal
Fitd.
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