"Le cooperative di produzione lavoro
vantano un credito di oltre 900 milioni nei confronti della P.a.
con medie di pagamento a 180 giorni". Lo ha detto il presidente
di Confcooperative Lavoro e Servizi, Massimo Stronati, in
occasione dell'assemblea nazionale che lo ha riconfermato nel
suo ruolo, ed è stata l'occasione per fare il punto sullo stato
del settore. Quanto al costo del lavoro nel 2021 il carico
fiscale è stato pari al 46,52%, di cui il 24% a carico del
datore di lavoro, rispetto a una media dei paesi Ocse pari al
35,92%, con un'incidenza sul datore del lavoro del 13,46%. Una
cooperativa su tre lamenta il difficile reperimento delle figure
giuste, non trovando profili specializzati. Uno studio
Censis-Confcooperative stima in 1,2% la mancata crescita del Pil
a causa del disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, che
riguarderebbe almeno 240.000 figure professionali. Più in
dettaglio nella produzione lavoro e servizi, dall'edilizia alle
pulizie, dal trasporto alla movimentazione merci, ci sono circa
3.000 lavoratori mancanti in un sistema che dà lavoro a 127.000
persone. Pesa poi anche la burocrazia, con gli oneri
amministrativi che gravano sulle piccole imprese per circa 31
miliardi di euro. In Italia, sottolinea Confcooperative, si
impiegano circa 238 ore per i 14 principali adempimenti fiscali,
oltre sei settimane lavorative, contro le 138 ore della Francia
per nove adempimenti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA