Alibaba affonda alla Borsa di Hong
Kong (-5,43%) scontando quanto riportato dal Wall Street
Journal, secondo cui i dirigenti del colosso dell'e-commerce
sono stati convocati dai funzionari cinesi in relazione al maxi
furto di dati da un database della polizia: un hacker, a giugno,
ha messo in vendita quelle che sono state presentate come
informazioni personali di centinaia di milioni di cittadini
cinesi attraverso uno dei più grandi furti del suo genere mai
fatti.
I dati sarebbero stato archiviati sui server cloud di Alibaba,
secondo quanto ha indicato dalla polizia di Shanghai. Il Wsj, in
particolare, ha scritto che tra i dirigenti convocati ci sarebbe
anche il vicepresidente di Alibaba Cloud Chen Xuesong, che
dirige il lavoro di sicurezza pubblica digitale dell'unità.
Nell'ambito di un'indagine interna, gli ingegneri dell'azienda
hanno interrotto l'accesso al database violato e hanno iniziato
a rivedere il codice correlato, ha affermato il Journal, citando
i dipendenti che hanno familiarità con la vicenda. L'ipotesi è
che il database sia stato archiviato sui server di Alibaba
usando una tecnologia obsoleta e insicura.
L'hacker voleva 10 bitcoin - circa 200.000 dollari - per
l'intero database, comprensivo dei servizi di consegna espressa
e dei riepiloghi sugli incidenti della polizia a Shanghai per
più di un decennio fino al 2019.
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