Sono 46 i soggetti che operano in
criptovalute che si sono iscritti al Registro OAM alla scadenza
del periodo transitorio previsto dalla normativa in vigore. Lo
si legge in una nota secondo cui, gli operatori già attivi in
Italia, anche online, potevano continuare ad esercitare
l'attività a condizione di presentare la
domanda di iscrizione entro il 15 luglio. Ai 46 soggetti (tutte
società), attualmente iscritti, si aggiungono altri 24 soggetti
che hanno presentato la relativa domanda e che potranno
dunque continuare ad operare fino all'accoglimento (o diniego)
dell'istanza.
Chi invece, nonostante la scadenza del termine, non ha
presentato la domanda dovrà sospendere l'operatività per non
rischiare di incorrere nell'esercizio abusivo dell'attività
punito con una sanzione amministrativa da 2.065 euro a 10.329
euro. Solo dopo avere ottenuto l'iscrizione potrà riprendere ad
operare.
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