"Nel dibattito surreale su cosa debba
fare la sinistra per rappresentare i più deboli si dimenticano
le basi: la ricostruzione del welfare, a partire da istruzione e
sanità. Non coprire più le fragilità dello Stato con i bonus ma
riformarlo. Non dare sussidi ma istruzione". Lo scrive su
Facebook il segretario di Azione, Carlo Calenda. "Invece tutto
si riduce a Conte vs Calenda. Il programma 5S non protegge
perché non emancipa. Non è equo perché distribuisce soldi anche
a chi non ne ha bisogno (110%). E inseguirlo sui bonus ai
diciottenni non convince neppure i diciottenni. Parlate di
programmi, non semplificate. Le etichette celano grandi
fregature. Vi ricordate l'acqua pubblica? 2.300 società, 83%
pubbliche, incapaci di fare investimenti, trasformate in
poltronifici e la peggiore rete idrica del mondo. Occorre un
dibattito serio su come si correggono le ingiustizie sociali,
non slogan".
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