Sarò contento "se noi vinceremo
l'Europeo. Noi siamo l'Italia, quindi l'Italia deve partire
sempre per vincere, anche quando magari all'inizio non è tra le
favorite. Per quello che è la nostra storia, dobbiamo partire
per vincere". Così il CT della nazionale italiana, Roberto
Mancini, in un'intervista ai microfoni del TGPoste, il
telegiornale di Poste Italiane.
A proposito di Zaniolo, Mancini ha detto di aver
"parlato con lui qualche giorno fa, sta bene, è stato operato,
l'operazione è andata bene, quindi la speranza è di rivederlo al
più presto, ma con calma, perché comunque ha il tempo per
recuperare per poi venire agli Europei. Quindi insomma, può
recuperare con tranquillità, è un ragazzo giovane e credo che lo
farà sicuramente al 100%".
Nel corso dell'intervista, Mancini ha rivelato che la
Sampdoria occupa ancora un posto speciale nei suoi ricordi. "Il
mio cuore batte per la nazionale, come del resto accade per
tutti gli italiani. Poi è chiaro - ha aggiunto - che io faccio
un po' di tifo per tutte le squadre dove sono stato come
giocatore e come allenatore. Però è altrettanto chiaro che la
Samp, forse, dove sono stato più anni, è quella per la quale
spero sempre che le cose vadano bene".
Una partita che vorrebbe rigiocare in campo c'è? "Vorrei
rigiocare la finale di Coppa dei Campioni, quella sì. Quella è
una partita dove la Samp (nel 1992, ndr) arrivò, e noi sapevamo
che quella sarebbe stata forse l'unica occasione della nostra
vita, e perdemmo la partita forse ingiustamente. Ma questo è
anche il calcio. Ecco, quella se potessi rigiocarla, la
rigiocherei volentieri".
In vista della ripresa del campionato, il CT della nazionale
avverte:
"Sarà una stagione abbastanza difficile, credo. Hanno terminato
il campionato scorso da poco, alcuni hanno terminato la
Champions League da poco tempo, hanno iniziato veramente con
pochi allenamenti, poi ci sono state le partite della nazionale,
quindi soprattutto all'inizio sarà abbastanza difficile. Poi
magari con l'andare delle partite e del campionato, e sperando
che si possa avere il pubblico allo stadio, credo che le cose
torneranno nella normalità. Probabilmente l'anno sarà un po' più
faticoso rispetto al solito".Infine un saluto agli oltre 120.000
lavoratori di Poste Italiane. "Un saluto, un abbraccio, un buon
ritorno al lavoro per tutti quanti, anche se poi le Poste
Italiane non hanno mai smesso."
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