L''Unione europea delle cooperative (Uecoop) lancia un "allarme per 800 mila occupati nelle costruzioni". Il "crollo verticale" di quasi il 68% su base annua dell'indice della produzione registrato dall'Istat ad aprile "apre un nuovo fronte per l'economia italiana nella Fase 3 dell'emergenza coronavirus", si legge in una nota diffusa mentre sono in corso gli Stati Generale del governo Conte.
"Il crollo delle costruzioni è reso ancora più preoccupante dal fatto che non sono stati ancora recuperati i 400 mila occupati persi negli ultimi dieci anni visto che a oggi ci sono poco più di 800 mila addetti contro gli oltre 1,2 milioni del 2008", sottolinea Uecoop nella sua analisi dove definisce il trend dell'edilizia "preoccupante per tutto il paese e per le migliaia cooperative di costruzione e abitazione" anche perché "ci vorrà tempo perché le nuove misure introdotte, dall'ecobonus al sismabonus, facciano registrare i primi effetti positivi".