Colpita ma non affondata. Anzi,
pronta a ripartire per un nuovo ciclo di ripresa economica e del
mercato immobiliare. Questa la fotografia che sintetizza il
Rapporto 2021 sulle trasformazioni territoriali della Città
metropolitana di Milano, realizzato da Scenari Immobiliari, in
collaborazione con Risanamento, che stima una nuova domanda di
almeno 46mila nuove case e 650mila metri quadrati in uffici.
Un impatto sul mercato immobiliare di circa 37,5 miliardi
di euro di valore aggiunto, concentrato per più di due terzi
(70%) nel comparto residenziale. Solo su Milano l'impatto è di
circa 13,2 miliardi di euro concentrato per due terzi (66%) nel
comparto residenziale.
"La pandemia ha sicuramente determinato una frattura tra
prima e dopo. Si sono riscoperti i quartieri ed i servizi di
vicinato. Gli abitanti non sono fuggiti e anzi il saldo
migratorio è positivo. Mancano gli studenti universitari ma
aumentano le star up innovative e il terzo settore", evidenzia
Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari.
Dopo un 2020 segnato dalla pandemia, con le compravendite
immobiliari residenziali calate a Milano del 15,4% (22mila in
totale), meno nei restanti comuni della Città metropolitana
(-7,1% per oltre 34mila), la forza intrinseca del capoluogo
meneghino lascia ipotizzare un rimbalzo per il biennio in corso.
La stima è che le transazioni residenziali quest'anno salgano a
26.500 (+20,4%) a Milano e 35.400 (+3,8 per cento) nella Città
metropolitana, mentre nel 2022 toccheranno 27.700 nel capoluogo
e 36.600 nei restanti comuni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA