Aumentano nel 2020 le decisioni in
favore dei risparmiatori, quasi raddoppiato il volume dei
risarcimenti, e cresce il numero dei ricorsi. Sono alcune delle
indicazioni dell'attività dell'Arbitro per le controversie
finanziarie (Acf) nell'anno dell'emergenza sanitaria da Covid,
che ha visto un ulteriore consolidamento del ruolo
dell'organismo di risoluzione stragiudiziale delle controversie
tra piccoli investitori e intermediari, operativo presso la
Consob dal 2017. Le aree di maggiore criticità si confermano
essere quelle relative all'informativa messa a disposizione dei
clienti all'atto dell'investimento e alle situazioni di
illiquidità di titoli diffusamente collocati negli anni scorsi
tra investitori retail, che hanno reso di fatto impossibile per
molti risparmiatori dismettere le partecipazioni detenute, che
spesso hanno visto un notevole decremento di valore rispetto
all'investimento iniziale.
Sono 1.772 i ricorsi pervenuti l'anno scorso all'Arbitro (+5,6%
sul 2019) e sale così a 7.113 il numero complessivo dei ricorsi
dei risparmiatori nel primo quadriennio di attività (2017/2020).
Superiore ai 100 milioni il valore complessivo dei risarcimenti
richiesti nel 2020, oscillanti tra un minimo di 94,66 e un
massimo di 500.000 euro, ossia il limite di competenza per
valore dell'Acf. Il valore medio delle singole controversie è
stato di poco inferiore ai 60.000 euro, in linea con gli anni
precedenti mentre il valore complessivo dei risarcimenti
richiesti nel quadriennio ha superato la soglia dei 400 milioni.
Sono stati conclusi 1.514 procedimenti (+13,2%), 5.267 le
pronunce nel quadriennio.
Il Collegio ha tenuto 53 riunioni (46 nel 2019), prendendo 1.060
decisioni (da 853), di cui il 65% di accoglimento dei ricorsi,
con un balzo del 10% rispetto al dato 2019. Quasi raddoppiato
(+81,5%) il valore complessivo dei risarcimenti riconosciuti a
favore dei risparmiatori: 28,5 milioni nel 2020 a fronte dei
15,7 milioni del 2019. Sale così a 84,4 milioni il totale dei
risarcimenti riconosciuti dal 2017 ad oggi, con una media
pro-capite pari a circa 40.000 euro.
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